Ma oltre a lottare gomito a gomito sugli ascolti per farsi dare il bronzo (magari da mettere vicino al Cavallo) le due direttore hanno portato aria nuova in Rai con una ventata di nuovi format.
La Bignardi può andare fiera dei suoi esperimenti. A eccezione di qualche clamoroso flop dei talk del martedì sera e della non felice sostituzione di Barbara De Rossi con Asia Argento ad Amore Criminale, ha collezionato buoni risultati con i programmi di Lerner, Pif, Gramellini, con I ragazzi del Bambin Gesù, Indovina chi viene a cena, Stato Civile, Provincia Capitale e grazie a una buona rimonta anche con Fuori Roma, che alla fine ha chiuso in linea con il target di rete. Questo per quanto riguarda i programmi inseriti nel palinsesto con la gestione attuale. Ovviamente le punte di diamante della terza rete restano Fazio, Sciarelli (ottima anche la striscia), Gazebo (idem), Agorà, Geo, Mi manda Raitre. Buono l'esperimento dei film italiani, un po' meno Gomorra, che se si parla di share non è decollato.
Ilaria Dallatana ha consolidato e migliorato gli ascolti del daytime di mezzogiorno e del pomeriggio con I Fatti Vostri e Detto Fatto nei feriali e Quelli che il calcio alla domenica, per poi portare a casa tutti ottimi risultati con le novità. E non sono state poche. Dalle fiction Rocco Schiavone e La Porta Rossa agli show di Mika e Virginia Raffaele, passando da un reality come il Collegio al divertimento goliardico di Sbandati e Rai Dire Nius, non dimenticando l'ottimo impatto che ha avuto sull'opinione pubblica Mai più bullismo. Qualche delusione c'è stata pure per Raidue. Riproporre Furore vent'anni dopo non è stata una grande idea. Come molto coraggioso sembra l'esperimento di Meglio Tardi che Mai, il comedy show con Lando Buzzanca, Claudio Lippi, Adriano Panatta ed Edoardo Vianello.
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