Perché? In base a quale criterio? Come se in una squadra di calcio si decide di togliere dalla formazione uno dei giocatori più in forma e con il rendimento più alto. Inspiegabile.
Forse a qualcuno dà fastidio il fatto che la trasmissione sia stata definita un po' grillina? Soltanto perché si parla dei vitalizi dei parlamentari o di argomenti molto populisti? Se fosse così la decisione di chiuderla sarebbe ancora più grave perché sarebbe un attentato alla democrazia e al pluralismo. O forse il motivo va ricercato nel comportamento del conduttore? Spesso fin troppo trascinatore in alcune battaglie, ma sicuramente testimonial di un'opinione pubblica delusa e indispettita dai privilegi della casta (e gli ascolti lo confermano).
Ora si pensa di offrire a Giletti una serie di prime serate al sabato. Fascia che ha occupato in passato portando a casa ottimi risultati. Il suo speciale su Mogol ha battuto perfino la De Filippi. Ma non sarà facile convincere il giornalista-conduttore a restare a Viale Mazzini. L'Arena (con un altro nome, ovviamente) è già pronta a entrare nel palinsesto di Canale 5, dove Giletti potrà presentarsi a braccetto con Barbara d'Urso. Un'accoppiata vincente per gli ascolti, che fin da adesso turba i sonni di Cristina Parodi, la neo conduttrice del competitor Domenica In.
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