Sole in città, nuovi riti: a fare danni non sono solo i raggi infuocati sulla spiaggia

Sole in città, nuovi riti: a fare danni non sono solo i raggi infuocati sulla spiaggia
di Antonio Caperna
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Mercoledì 8 Aprile 2015, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 12:29
Giornate più lunghe e luminose. La pelle “ruba” i raggi solari anche quando si passeggia in città o nel parco. Non solo in riva al mare o sulla neve.
E proprio da questo primo sole bisogna cominciare a difendersi. Per evitare che escano macchie o che le irritazioni colpiscano le zone più sensibili del volto. Tutti i giorni, compresi quelli coperti dalle nuvole. Non basta, dunque, applicare la protezione solare quando ci si espone al mare ma occorre tutelare il proprio capitale cutaneo di salute e bellezza anche in città.

LA MELANINA
Cominciamo dall’analisi della pelle. Un italiano su due, secondo un’indagine Gfk Eurisko, si spaventa quando compare un nuovo neo ma nessuno è disposto a rinunciare all'abbronzatura che fa diventare neri neri. Tre su quattro ignorano la pericolosità delle lampade abbronzanti, così come il 64% non ha mai fatto il controllo dei nei. E’ quindi il momento di riprendere, seppur in forma alleggerita, le abitudini della spiaggia. Iniziare fin da ora ad utilizzare le creme schermanti perché la pelle, dopo il periodo invernale, non ha la giusta quantità di melanina in grado di proteggerci. Nelle zone urbane i raggi del sole abbinati all’inquinamento aggrediscono la pelle esponendola alla comparsa anche di irritazioni, eritemi e scottature, come se fosse piena estate.

Non sono di aiuto le lampade abbronzanti da molti considerate come preparazione all'esposizione solare. Come dimostra uno studio durato venti anni del Brigham and Women's Hospital di Boston: su 73.500 persone tra i 25 e i 35 anni, le lampade rischiano di peggiorare la situazione visto che la probabilità di sviluppare un tumore è direttamente proporzionale al tempo passato ad abbronzarsi artificialmente.

IL MAKE UP
«Va ricordato che i raggi possono essere aggressivi anche camminando lungo una strada assolata tra due palazzi - spiega Antonino Di Pietro dermatologo direttore dell’Istituto Vita Cutis di Milano - L’effetto sull’epidermide è una sovraproduzione di radicali liberi che provocano rughe e segni. E’ bene iniziare a mettere creme da giorno con filtri. Non solo per l’estetica ma anche per un vero schermo dai raggi del sole». Per non provocare danni al dna delle cellule. Da spalmare sul viso, il collo e le mani. Occhio alle creme ricche in vitamine C ed E. Ci si può fermare alla protezione 20. Per le donne è il caso di iniziare a scegliere anche trucchi dotati di filtri. Perché la pelle “sente” il primo sole anche durante le passeggiate al parco, in bici o in moto.
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