Secondo gli esperti la variante brasiliana di Sars-CoV-2 si è sviluppata nelle aree di Manaus dii e Rio de Janeiro a partire dalla fine del 2020. L'Istituto superiore di sanità precisa che è stata isolata, sempre due mesi fa, anche in Giappone.
Chiamata P1, la variante brasiliana si caratterizza per quattro mutazioni, di cui una in comune con le varianti sudafricana e inglese. Semplificando, la mutazione N501Y della variante brasiliana conferisce alla proteina Spike una maggiore affinità con l'angiotensina 2 recettore (ACE-2), di fatto si attacca con più facilità alla cellula umana. Le prime ricerche parlano non solo di una più rapida trasmissione, ma anche di una ridotta efficacia del plasma iperimmune, di alcuni anticorpi monoclonali, mentre è possibile una riduzione dell'efficacia dei vaccini (sia chiaro, non significa che scompare).
Coronavirus, un morto per la variante brasiliana in provincia di Chieti
Spiegano all'Istituto superiore di sanità: «Viene monitorata perché è ipotizzata una trasmissibilità più elevata e perché dai primi studi sembra che possa diminuire l’efficacia del vaccino.