Pranu Sanguni (Altopiano del sangue, questa la traduzione dal sardo), è l'area che ospita Srt (Sardinia Radio Telescope), il gigante di 64 metri di diametro che verrà inaugurato oggi in un piccolo paesino dell'entroterra sardo: San Basilio in provincia di Cagliari.
E' il più grande strumento del genere in Europa e secondo al mondo. Per trovare un “cestello” più grande bisogna andare in West Virginia dove è attivo il Green Bank Telescope (ben 100 metri di diametro).
«Il grande radiotelescopio è la nostra grande speranza -raccontava qualche anno fa Pino Cogodi, ex primo cittadino del paesino sardo-. Per noi costituisce un "rinascimento" economico con la possibilità di creare tanti posti di lavoro. Puntiamo soprattutto sulla valorizzazione dei prodotti locali e l'insediamento di piccole industrie collegate all'insediamento del complesso scientifico. Insomma, per dirla grossa, speriamo in una specie di piccola "Silicon valley" sarda che possa dare opportunità occupazionali a tanti giovani di questa parte depressa dell'isola».
E ancora: «Nel bosco c'è una vasta "macchia" di argilla rossa, dove non cresce mai nulla. Per noi quella "macchia" priva di vita è stata sempre avvolta nel mistero: nessuno è mai riuscito a spiegare il perchè lì non cresce nulla»».
E proprio a pochi metri da quell'inspiegabile rebus, il radiotelescopio tra i cinque più potenti al mondo, è dunque pronto a scrutare lo spazio più profondo e riceverne i segnali con la sua parabola gigante.
Srt sarà, per dirla come va di moda ora, multitasking. «Oltre a studiare le sorgenti radio dell'Universo -dicono gli esperti dell'Inaf-, il Sardinia Radio Telescope è stato pensato anche per operare come stazione ricevente di Terra per le sonde interplanetarie e vi sono trattative già in corso con Nasa ed Esa da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana. Infatti grazie alla sua parabola a grande diametro rappresenta lo strumento ideale per essere inserito nel Deep Space Telescope».
All'inaugurazione di oggi ci saranno rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, scienziati e tanti altri ospiti. Tra gli altri Maria Rita Rosas (sindaco San Basilio), Giovanni Bignami (presidente Inaf e accademico dei Lincei), Fabrizio Tuzi (direttore Generale Asi), Giancarlo Setti (accademico dei Lincei e primo presidente Inaf), Thomas Zimmerer (director B. D. & Sales MT Mechatronics GmbH), Hub Van Langevelde (direttore JIVE), Anton Zensus (chairman EVN e coordinatore progetto Radionet), Anna Maria Tarantola (presidente della Rai), Ugo Cappellacci (presidente Regione Autonoma della Sardegna), Marco Rossi Doria (sottosegretario Ministero Istruzione, Università e Ricerca).
Una giornata per andar fieri della tecnologia italiana visto che il Sardinia Radio Telescope rappresenta un gioiello scientifico e tecnologico unico in Europa e nel mondo. E' il frutto dell'eccellenza del nostro Paese che, nel campo dell'astronomia e dell'astrofisica in particolare, vanta un primato che dura da parecchio tempo. Sì, da circa 400 anni.
enzo.vitale@ilmessaggero.it
UltimeDalCieloBlog
© RIPRODUZIONE RISERVATA