Chimici/Il presidente dell'Ordine Martinelli:
«Troppa illegalità, va incrementata la lotta
all'esercizio abusivo della professione»

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Mercoledì 29 Maggio 2019, 22:00 - Ultimo aggiornamento: 22:40
Per la prima volta (dopo la fusione tra i due Ordini professionali) chimici e fisici di Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise si sono confrontati su temi di stretta attualità come i cambiamenti climatici e i rischi chimici.
Il convegno (nella cornice di Palazzo Merulana, a Roma) si è articolato sul tema «Chimica, Fisica, Universo» ed ha esaminato le sfide che chimici e fisici, insieme, sono chiamati ad  affrontare  per rendere più forte la ricerca al servizio di un Paese sottoposto a profonde trasformazioni e chiamato a nuove sfide nei campi dell’ambiente, dei luoghi di lavoro e di studio, del trasporto e, in generale,  per migliorare la salute dei cittadini. 
Particolarmente importante, questo convegno, perchè è stato il primo, dopo la riforma ordinistica votata lo scorso anno dal Parlamento, che ha convertito in Legge  il decreto dell’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Soddisfatto il presidente dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise (oltre mille iscritti)  dottor Fabrizio Martinelli che è stato il vero e proprio motore di questa due giorni del convegno che ha messo insieme oltre 50 relatori del mondo scientifico e non che hanno affrontato tra i vari temi i 90+1 anni dell’Ordine dei chimici, una professione che in quasi un secolo di istituzione si è evoluta al servizio del Paese ed oggi festeggia un nuovo traguardo tracciato dal ddl Lorenzin, in nuovo ordine di chimici e fisici, con l’ingresso dei professionisti della fisica.
Si è parlato anche di tavola periodica degli elementi (l’importanza della conoscenza della materia nei suoi elementi fondamentali), di economia circolare, di fisica sanitaria, di meteorologia e cambiamenti climatici, di radioprotezione, di chimica forense e del rischio chimico. 
«Abbiamo messo insieme – ha detto Martinelli – due categorie di professionisti che oggi si muovono all’interno delle professioni sanitarie e che hanno bisogno di integrarsi e interagire. Si possono raggiungere risultati straordinari perché, accanto ad un gruppo dirigente di provata e consolidata esperienza sono entrati in campo giovani che hanno voglia di crescere in un contesto di forti motivazioni».
 Il presidente Martinelli ha evidenziato l’esigenza di «combattere l’esercizio abusivo della professione a tutela degli utenti-cittadini ma anche per rendere più forte l’Ordine perché, una struttura con più iscritti, avrà più forza anche nei confronti degli interlocutori istituzionali. E un Ordine con più iscritti garantisce anche maggiore forza al proprio ente previdenziale (l’EPAP)».
Presenti anche l’Onorevole Beatrice Lorenzin e l’ex Senatore Enrico Buemi i quali hanno portato il loro contributo soffermandosi entrambi sull’iter che ha portato alla riforma dell’Ordine, e che li ha visti nella scorsa legislatura muovere i passi formali per arrivare a questo traguardo legislativo. Negli interventi anche un indirizzo di lavoro per il futuro che ha bisogno di regole adeguate per entrare nelle pieghe dei bisogni della società moderna. 
Particolarmente stimolante è stato l’intervento del professor Giovanni De Maria che ha raccontato ad una attenta platea la sua idea straordinaria e cioè quella di distruggere delle rocce lunari per capire la composizione della nebulosa primordiale, «dalla quale – ha detto l’anziano scienziato – si originò il sole, la terra e il nostro sistema solare. Una idea che generò molto dibattito ma che poi venne ritenuto interessante». 
E sicuramente di grande interesse è stata la sessione sulla meteorologia e sui cambiamenti climatici coordinata dal Sergio Pisani che per molto tempo sulle reti Rai ha parlato di previsioni del tempo. Il climatologo Antonello Pasini si è soffermato sul suo libro “Effetto Serra, effetto guerra” perché i cambiamenti climatici influiscono anche sulle migrazioni e sulle crisi internazionali. Chiaro il suo pensiero: «Più il deserto avanza, più le ondate migratorie aumentano e crescono anche i pericoli di guerra».
Da  Massimo Enrico Ferrario, infine, un monito: «La terra è al capolinea. Gli appelli di scienziati, esperti di clima e delle istituzioni volti a ridurre l’effetto serra, non sono stati ascoltati. I ghiacciai si sciolgono. E siamo già oltre l’emergenza».
Firmati due protocolli d’intesa. Il primo tra l’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise e AIRP di Roma (Associazione Italiana di Radioprotezione) e il secondo con il Dipartimento di Chimica dell’Università Sapienza di Roma.
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