Il primo Master italiano in resilienza: l'Università della Tuscia e Lyve insieme per un’opportunità formativa unica

L'idea parte da una sfida: recuperare la fiducia nel futuro. Il Master partirà a gennaio 2024

Il primo Master italiano in resilienza: l'Università della Tuscia e Lyve insieme per un’opportunità formativa unica
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Giovedì 16 Novembre 2023, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 16:20

L’Università degli studi della Tuscia, con sede a Viterbo, coadiuvata da Lyve Srl - società facente parte di Openjobmetis SpA, prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa italiana - inaugura la prima edizione del Master di I livello in Chief Resilience Officer (Direttore Responsabile della Resilienza), un’opportunità di formazione unica nel panorama italiano ed internazionale di grande impatto occupazionale e strategico.

Il Master

L’idea di partenza del Master, che avrà inizio nel gennaio del 2024, parte da una grande sfida: recuperare la fiducia nel futuro e nelle nostre competenze di realizzarlo in contesti di vita e di lavoro sostenibili e di valore.

Le imprese e le PA dovranno accettare le sfide per far valere le loro abilità in filiere sempre più ampie e diversificate, da rendere governabili con una gestione collaborativa dei rischi di interdipendenza.

Allo stesso tempo, è necessario comprendere che è necessario un approccio sistemico, in grado di favorire un riposizionamento del ruolo del territorio nel nuovo contesto economico competitivo.

Il Master di I livello in Chief Resilience Officer (Direttore responsabile della resilienza) è implementato per potenziare nei professionisti la capacità di adattamento e risposta alle sfide sociali, economiche ed ambientali. Esso si inserisce nella mutata concezione delle organizzazioni di lavoro: dalla visione meccanica, che le vedrebbe composte da ingranaggi e processi rigidi, a quella organica che approccia la possibilità di lavorare su loro potenzialità, criticità e vissuti emotivi.

Materie e moduli formativi 

Il Master è strutturato in 12 moduli tenuti da docenti universitari, esperti e professionisti di altissimo livello e comprovata competenza, con specifica conoscenza del mondo delle imprese e dei processi che le governano.

  • Modulo 1 – La resilienza organizzativa come modello concettuale e metrico
  • Modulo 2 – Profili Regolatori e Compliance
  • Modulo 3 – La gestione del rischio ed il ruolo del CRO
  • Modulo 4 – I modelli organizzativi e l’assunzione di responsabilità
  • Modulo 5 – La resilienza per mitigare i fattori di rischio «ESG»
  • Modulo 6 – La digitalizzazione ed il ruolo del CRO
  • Modulo 7 – CRO business (wo)man or politician?
  • Modulo 8 – Governare la transizione ambientale e digitale
  • Modulo 9 – I processi del marketing e comunicazione di impresa
  • Modulo 10 – Territorio e impresa: modelli geo-spaziali, vulnerabilità e resilienza
  • Modulo 11 – Management dei processi di partecipazione degli stakeholder
  • Modulo 12 – La sostenibilità delle emozioni (etica) nei processi lavorativi
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Dal punto di vista organizzativo, per conciliare formazione e lavoro, il Master è organizzato in modalità blended. Le attività seguono un approccio learning by doing per una didattica frontale, ma anche altre forme di attività di studio, progetti applicati su territori e casi di studio interdisciplinari (laboratori e workshop).

Il Master si rivolge a professionisti e manager che già operano ai vertici aziendali, ma anche a giovani laureati che vogliono entrare in questo settore strategico ad alta crescita, ai quali sarà garantito uno stage formativo di importante qualità, nelle aziende partner, leader nazionali e internazionali nei loro settori di competenza.

Il Master prevede il conseguimento di 60 CFU e ha una durata di 12 mesi, per un totale di 360 ore di formazione. L’Open Space, infine, per rispondere a un bisogno diffuso di formazione delle collettività: il Master prevede incontri aperti al pubblico con professionisti riconosciuti al livello nazionale e internazionale.

Resilienza e sostenibilità

L’intento è ribadire che la resilienza e la sostenibilità devono essere pratiche riconoscibili e condivise quanto più possibile da larga parte della comunità: un cardine del cambiamento nel mondo produttivo, integrato dai valori di giustizia, equità, partecipazione e dignità.

Un recente studio di Oxford Economics (oltre 300 economisti e analisti a livello mondiale e leader nelle previsioni globali e nell’analisi quantitativa) ha stabilito che l’8,5 per cento delle forze lavoro mondiali verrà probabilmente sostituito dai robot entro questo decennio.

Sempre, a giudizio di autorevoli economisti, l’età della Resilienza porterà milioni di persone nelle nuove categorie di impiego-resiliente. La nuova epoca modificherà la nostra stessa nozione di attività, allontanandola dall’etica del lavoro (centrata sulla produzione e il consumo delle cose) per avvicinarla ad un’etica della gestione, indirizzata verso la cura del mondo e della persona.

Il nuovo che si affaccia con l’età della resilienza è una logica d’insieme politica, sociale e manageriale che coinvolge i Comuni, gli Enti, l’Amministrazione pubblica, le aziende, le Imprese, il Sistema. Tutti pensiamo in termini economici (anche nell’economia cosiddetta domestica) e già all’inizio del secolo scorso Max Weber propose l’etica della responsabilità. Chi avrebbe previsto che produttività, efficienza e calcolo sarebbero diventati il pensiero unico nel mondo del mercato? La fragilità sociale e produttiva certifica l’urgenza del cambio con una speciale trasformazione.

“Essere fautori e protagonisti del primo Master CRO in Italia è espressione dell’ampiezza di capacità e competenze di Lyve – ha dichiarato Maddalena Porta, Amministratore Delegato di Lyve. Siamo particolarmente ispirati nella costante ricerca delle nuove competenze che l’evoluzione del contesto sociale ed economico impongono: il Master CRO rappresenta la miglior risposta alle sfide del cambiamento delle organizzazioni e delle transizioni digitali e ambientali.”

Informazioni e iscrizioni sul sito www.unitus.it.

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