«Fra birre artigianali e industriali - ricorda la Confederazione - la filiera vale circa 6 miliardi di euro» e secondo l'Istituto di statistica, la birra piace a quasi 1 italiano su 2 con un consumo pro capite medio di 31,5 litri all'anno. «Negli ultimi anni - spiega la Coldiretti - la produzione artigianale Made in Italy si è molto diversificata con numerosi esempi di innovazione» e «oltre a contribuire all'economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all'occupazione soprattutto tra gli under 35 che sono i più attivi nel settore». Il boccale italiano si caratterizza per «profonde innovazioni che - afferma la Coldiretti - vanno dalla certificazione dell'origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche alla produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i "brewpub" (cioè i pub dove viene servita la birra prodotta sul posto) o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica».
Il fenomeno dei birrifici artigianali si è sviluppato negli ultimi vent'anni soprattutto in Lombardia (249 aziende), Veneto (134) Piemonte (127), Toscana (112), Emilia Romagna (111) e Lazio (104). «E stanno nascendo nuove figure professionali come il sommelier delle birra che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite opportune tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti - conclude Coldiretti - oltre a suggerire gli abbinamenti ideali dei vari tipi di questa bevanda con primi piatti, carne o pesce e dolci».
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