Buon ricordo, aumentano i ristoranti che difendono il gusto italiano

Buon ricordo, aumentano i ristoranti che difendono il gusto italiano
di Carlo Ottaviano
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Mercoledì 31 Gennaio 2018, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 17:31

Michelin, Gambero Rosso, l’Espresso, Identità Golose, Golosario, Gastronauta: quando non c’erano loro (solo per citare le più note) in Italia imperava la guida del Touring Club che ogni anno proponeva il meglio. E il meglio del meglio del territorio erano i ristoranti del Buon ricordo, portabandiera della tradizione gastronomica regionale. Oggi sono meno di moda, ma per molti ristoranti è un titolo di merito far parte dell’associazione senza scopi di lucro, creata nel 1964 con l’obiettivo di rispettare, difendere e praticare una cucina del territorio che, pur evolvendo, conserva la consapevolezza identitaria del “genius loci”. Tant’è che il numero degli aderenti cresce. Ultimi entrati, proprio in questi giorni, sono Amerigo dal 1934 di Savigno (Bologna) e la Trattoria alla Luna di Gorizia. Le loro specialità sono i Ravioli di friggione con burro e Parmigiano Reggiano 36 mesi di Bianca Modenese per l’Amerigo e i Gnocchi dolci per la Trattoria alla Luna. Ogni ristorante dell’associazione propone un piatto-specialità e di quel piatto realizza anche una versione in ceramica che offre ai clienti. Nel loro insieme, gli oltre cento ristoranti e trattorie associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.
 

 


In libreria arriva adesso la guida 2018 ai ristoranti dell’Associazione del Buon Ricordo. E’ all’interno de “La buona cucina italiana – I ristoranti del territorio”. L’editore è il Touring Club Italiano che intende così premiare un “valore oggi ancor più evidente, dal momento che ricerche e dati assegnano alla varietà, all’autenticità e alla qualità del cibo che i territori italiani offrono, un indice di attrazione per i viaggiatori nazionali ed internazionali di primissimo piano, quasi a pari merito con arte e cultura”.

In192 pagine il libro narra decine di luoghi da Nord a Sud della Penisola, notevoli non solo per loro patrimonio storico artistico, ma anche per precisa identità rappresentata da prodotti e tradizioni gastronomiche pregevoli. In ogni luogo, viene segnalato e raccontato il ristorante dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo che ha scelto di caratterizzare la sua linea di cucina con le tradizioni del posto.

 

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