Reggio Calabria, avvistata per la prima volta in Italia l'Averla mascherata: il volatile vive tra i Balcani e il Medioriente

L'Averla mascherata in Aspromonte: non era mai stata fotografata prima sul territorio italiano
di Mario Meliadò
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Settembre 2017, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 09:00
Per la prima volta è stato avvistato e fotografato sul territorio italiano un esemplare di Lanius nubicus, meglio noto come “Averla mascherata”: l’eccezionale presenza del volatile è stata segnalata in provincia di Reggio Calabria, nell’area del Parco nazionale d’Aspromonte.
 
Di norma, questo passeriforme vive tra l’area balcanica (Turchia, Cipro, Grecia) e il Medioriente (Israele, Siria, Iran); non è dunque tra le specie di Averla presenti nell’ecosistema italiano, a differenza dell’“Averla meridionale” (Lanius meridionalis), dell’“Averla piccola”, meglio nota come “falconcello” (Lanius collurio), presente in quasi tutte le regioni italiane – Calabria inclusa –, nelle quattro sottospecie a noi note del Lanius collurio collurio, Lanius collurio iuxtus, Lanius collurio kobylini e Lanius collurio pallidifrons, o di altre specie ancora come l’“Averla maggiore” o Lanius excubitor (che di sottospecie ne conta dieci), l’ “Averla pettirossa” (Lanius senator).  
 
E in effetti, fin qui il Lanius nubicus – la specie del genere Averla dalle dimensioni più ridotte, scoperta nel 1823  dall’esploratore e naturalista tedesco Martin Lichtenstein – è rimasto sempre fuori dalla check-list delle specie presenti sul territorio nazionale. In parecchi casi, tuttavia, l’Averla mascherata dalla Grecia migra sulle coste africane per svernare lì. Ecco perché – in rari casi – questo volatile può anche apparire in luoghi anche molto lontani dal suo consueto habitat. Di qui, alcune pur rarissime osservazioni comunicate nel secolo scorso e poi qualche decennio fa nei cieli siciliani, ma finora sempre prive di riscontri documentali e scientifici adeguati, in grado di conferire all’avvistamento i crismi dell’ufficialità.
 
In questa specifica occasione, invece, un esemplare adulto di Lanius nubicus – animale elegantissimo e cacciatore spietato d’insetti o di piccoli uccelli, che usa infilzare in un cespuglio di rovi – s’è “manifestato” durante il monitoraggio della migrazione dei rapaci predisposto dall’Ente, nel corso delle attività svolte da Angelo Scuderi e Mario Pucci, esperti in forza alla Storcal (Stazione ornitologica calabrese). E stavolta, per il volatile “fantasma” non c’è stata possibilità di restare “in incognito”: l’Averla mascherata è stata regolarmente avvistata, monitorata e fotografata, a testimonianza della notevole biodiversità che a vario titolo caratterizza l’area aspromontana, dove di recente sono state certificate presenze di capriolo e pipistrelli ma anche, mediante fototrappola, del Gatto selvatico. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA