Pacifico, scoperto nuovo roditore: è lungo mezzo metro e ha denti fortissimi

Pacifico, scoperto nuovo roditore: è lungo mezzo metro e ha denti fortissimi
di Antonio Bonanata
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Mercoledì 27 Settembre 2017, 23:54
Ha denti così forti da riuscire ad aprire il guscio di una noce di cocco; è lungo circa mezzo metro ed è stato appena scoperto nelle foreste pluviali delle isole Salomone, situate nel Pacifico meridionale, a nordest delle coste australiane.

Stiamo parlando di un topo gigante, il vika (come l’hanno definito sinora gli autoctoni), che però rischia già l’estinzione, se la riduzione di queste foreste – il suo habitat naturale – non si arresterà. Gli etologi, messisi sulle sue tracce, fino a poco tempo fa non erano riusciti a trovare riscontri, facendo entrare l’animale nel campo della leggenda. Per capire di cosa si sta parlando, basti dire che i vertici del Museo Field di Chicago, uno dei principali al mondo per la paleontologia e l’etnografia, avevano inizialmente commentato la ricerca del vika, tanto intensa quanto infruttuosa, ricordando i grandi roditori di cui si parla nel film La storia fantastica, “che avevano misure eccezionali”.

Racconta Tyrone Lavery, uno degli scienziati del Museo americano che ha preso parte alla ricerca: «Quando ho incontrato la prima volta i nativi dell’isola di Vangunu, nelle Salomone, mi è stato raccontato di un roditore locale, che essi chiamano vika e che vive sugli alberi. Ero entusiasta perché avevo appena cominciato il mio dottorato ed ero reduce dalla lettura di libri su esplorazioni di nuove specie animali». Tuttavia, concluso un primo step di indagini senza trovare nulla, Lavery ha cominciato a dubitare dell’esistenza di questo topo extra-large, chiedendo «se si trattasse davvero di una specie a parte o se, semplicemente, gli abitanti del luogo chiamassero vika dei comunissimi topi neri».

Ma la conferma è arrivata più tardi, dopo le assicurazioni ribadite dagli autoctoni e l’avvistamento di un esemplare che correva sui rami di un albero abbattuto. «Subito dopo averlo esaminato, mi sono reso conto che si trattava di qualcosa di differente» ha aggiunto il prof Lavery. «Vi sono solo otto tipologie di roditori conosciute sulle isole Salomone e, attraverso l’osservazione delle caratteristiche dei loro crani, potrei subito scartare un sacco di altre specie».

Con le analisi del Dna è arrivata la conferma ufficiale che il topo vika appartiene effettivamente ad un’altra specie. «Questo progetto ha dimostrato l’importanza della collaborazione con gli abitanti del posto» ha continuato lo scienziato statunitense, soffermandosi poi sulle caratteristiche eccezionali del roditore. «È un enorme, gigante ratto ed è il primo che viene scoperto sulle Salomone negli ultimi 80 anni!». Basta fare un piccolo confronto per rendersi conto che non si tratta di parole esagerate: i topi che vivono negli Stati Uniti (e, per estensione, nel mondo occidentale) pesano circa 200 grammi, mentre il vika può arrivare a un chilo, ben cinque volte di più; stesso discorso per la lunghezza: dal naso alla coda, il roditore appena scoperto può arrivare a misurare 45 centimetri.

L’altra dote su cui si è favoleggiato non è ancora stata dimostrata: non lo si è visto, cioè, rompere con la sola forza dei denti una noce di cocco, ma solo incidervi dei segni circolari. Ora il passo più urgente da compiere concerne la salvaguardia di questa specie appena scoperta che, vivendo sugli alberi delle foreste pluviali di queste isole (dimora di molte specie animali rare e non presenti in alcun altra parte del mondo), rischia di perdere il suo habitat naturale: «L’area in cui il vika è stato scoperto è uno degli unici luoghi rimasti dove le foreste sono impenetrabili» ha concluso il dottor Lavery.
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