La pietra grezza, studiata per più di un anno e mezzo dopo la scoperta nel 2015, è stata affidata ad un maestro di taglio che ha realizzato un diamante con “taglio cuscino”. Il nome, invece, è stato dato dall’attuale proprietario rimasto nell’anonimato ma ha un particolare significato: raj, infatti, è una parola in lingua sanscrita e vuol dire proprio “re”. E basta guardarlo per accorgersi di una luce che regna sovrana. L’Istituto Gemmologico d’America che ha lo certificato ha spiegato che «per un diamante mostrare un colore rosa forte e naturale come quello osservato in Raj Pink è raro, soprattutto se ha un peso così rilevante. Il Raj Pink è sicuramente uno di quei gioielli che solo pochi potrebbero avere l’onore di sperimentare». Basti pensare che di tutti i diamanti che passano sotto i monocoli dell’Istituto meno dello 0,02% sono rosa.
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