Miss Lazio porta Selvaggia in tribunale: «Non sono un trans»

Miss Lazio porta Selvaggia in tribunale: «Non sono un trans»
di Michela Allegri
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 16:45
Si appena conclusa l'ultima edizione di Miss Italia, che ha decretato reginetta di bellezza la diciannovenne Giulia Arena. Una disputa legata a un concorso di qualche anno fa, invece, non è ancora arrivata alle battute finali e a colpi di denunce ha abbandonato le passerelle per trascinarsi nelle aule di tribunale. Sotto accusa c'è Selvaggia Lucarelli, la giornalista e blogger famosa per le sue frecciate argute e pungenti. E' finita sul banco degli imputati di Piazzale Clodio per diffamazione: nel 2010, aveva additato una concorrente della settantunesima edizione come transessuale. Parte lesa della vicenda è l'ex Miss Lazio Alessia Mancini, che aveva partecipato al concorso con il numero 53 e che, in diretta nazionale, era scoppiata in lacrime per le voci che circolavano sulla sua identità sessuale.

Tutto era partito da una frase che la Lucarelli aveva pubblicato tra le pagine del suo seguitissimo blog. L'11 settembre del 2010, aveva deciso di dire la sua riguardo alla possibilità, paventata dai media, che tra le sessanta finaliste in corsa per la fascia di più bella d'Italia ci fosse una transessuale. La blogger aveva puntato il dito contro Alessia Mancini: «La voce è più che insistente e io ve la spiffero in assoluta anteprima - aveva scritto la Lucarelli - la storia che a Miss Italia ci sarebbe una concorrente trans in effetti pare sia vera. E il nome che gira è quello della numero 53, Alessia Mancini (omonima della nota showgirl), una tizia la cui altezza desta già qualche sospetto: è alta 1,84. La ragazza è operata, ha cambiato il suo nome all'anagrafe ed è stata eletta Miss Lazio il 23 agosto».



In rete. Nel giro di poco tempo, la notizia era rimbalzata sul web, scatenando un putiferio. Subito dopo, era arrivata la smentita dell’interessata: «Ci sono persone cattive e invidiose che vanno a caccia di gossip e diffondono cose totalmente inventate. Non sono un trans, non ho niente contro di loro, ma non sono una di loro. Queste voci mi hanno amareggiata ma è stato un momento», aveva dichiarato la Miss. La Lucarelli però aveva rincarato: «Io più che amareggiata mi sarei stupita e alla fine pure divertita da tanto surreale clamore». A detta della blogger, la Mancini avrebbe potuto approfittare della rilevanza mediatica assunta dalla vicenda: «Se vogliamo ragionare in termini di marketing, Alessia Mancini dopo tutto 'sto clamore stasera avrà tutti gli occhi puntati addosso e anziché magari uscire alla prima selezione, avrà il suo momento di gloria. La gente da casa la voterà pure per consolarla delle maldicenze subite». La Mancini, che concorreva nella categoria Miss Eleganza, era però stata eliminata. E la querela contro la Lucarelli era arrivata. Sarà ora il giudice a risolvere la disputa. Un passo verso la sentenza ci sarà nella prossima udienza, fissata a maggio, in cui è prevista la presenza della reginetta che, difesa dall'avvocato Maurizio Carpino, racconterà la sua versione dei fatti.
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