A consacrare il fenomeno è Battle of the Year, appuntamento italiano della più prestigiosa competizione di breakdance al mondo, che, ogni anno - in questa edizione, la quindicesima, fino a domenica - trasforma Roma, per più giorni, nel riferimento nazionale della breakdance. «Il fenomeno nel nostro Paese è molto diffuso, dal Nord al Sud, fino alle isole - racconta Marco Sabbatini, ex ballerino di hip hop e organizzatore dell’evento insieme ad Alessandro Tamburrini, ossia Dj Baro dei Colle der Fomento - Roma è un riferimento, ci sono stati nomi storici, ora ci sono emergenti interessanti. C’è sempre più attenzione, complice anche la grande esposizione della breakdance al cinema e in televisione, con i talent show».
E così sono circa duecento i partecipanti che si sfideranno alla Battle of the Year italiana. E centinaia le persone che assisteranno alle competizioni. Il programma della manifestazione è ricco, tra spettacoli, battles, ossia duelli di danza, talk-show, incontri, workshop e nuovi eventi per i più giovani. Il momento più atteso la finale che sabato, vedrà le migliori Crew e i migliori Bboys della penisola sfidarsi sul palco in via Taranto, in un monumentale show - conducono la serata Mc Rido e Dj Uragun - nel tentativo di guadagnarsi il titolo per accedere alla finale mondiale della Battle of the Year, che si disputerà a Montpellier il 17 novembre.
Intanto, in questi giorni, a conquistare gli sguardi, è lo Snipes Boty Italy Camp, realizzato in collaborazione con B-Students in via Prenestina, tra allenamenti liberi ogni giorno con Dj Frello e, domenica, il workshop con il giudice ospite Lagaet e a seguire lo speciale Battle 1vs1 dedicato ai Kids. I giovani, infatti, prendono sempre più spazio. «L’età in cui ci si accosta a questo mondo è sempre più bassa - spiega Sabbatini - i ragazzi cominciano in contesti controllati, come scuole di danza o palestre, per questo abbiamo inserito anche competizioni under 15». E le donne? «Questo mondo rimane tradizionalmente maschile, ma c’è stato un sensibile aumento di presenze femminili, con alcune eccellenze».
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