Tiago Pinto sta lavorando tra due fuochi: uno è la Uefa che pretende 30 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno e l'altro è José Mourinho. Anche se silente - circa un anno fa in questo periodo aveva già pubblicato la foto dei piedi scalzi sulla scrivania, computer spento e fogli in bianco - il tecnico ha espresso il desiderio di avere la squadra pronta entro il 10 luglio. Vorrebbe affrontare l'intera preparazione con tutti gli effettivi che poi utilizzerà durante la stagione. Lo vorrebbe qualunque allenatore, ma le leggi del mercato dicono altro. Per adesso il general manager è riuscito a completare il reparto difensivo con l'innesto di Evan Ndicka, quelli Rasmus Kristensen e Diego Llorente che arriveranno in prestito e il rinnovo di Smalling fino al 2025. Operazioni che serviranno anche a coprire la partenza di Ibañez, fresco di nozze in Brasile con la storica fidanza Bruna, e l'infortunio di Kumbulla fermo fino a ottobre per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro avvenuta lo scorso 29 aprile. Il centrale brasiliano ha accettato di lasciare Trigoria dopo un anno di alti e bassi, la Roma sta provando a venderlo in Premier League a circa 25 milioni, ma per adesso non si è presentato nessun acquirente con un'offerta valida. Dunque, è possibile che l'operazione vada in porto dopo 1° luglio, ma comunque i giallorossi sono già corsi ai ripari con l'innesto di Ndicka. L'ex Eintracht si aggregherà alla squadra il 17 luglio perché è stato impegnato in nazionale, ma già ha parlato con Mourinho che lo sottoporrà a una full immersion per comprendere tutte le strategie del reparto.
IL RITORNO
Dovrà essere pronto nel giro di un mese, obiettivo che non preoccupa considerando le caratteristiche tecniche e mentali che si combinano con il progetto Roma.