Solo un punto, in rimonta, contro la Salernitana già retrocessa, per una Juventus che non vince dallo scorso 7 aprile e con il quinto pareggio consecutivo riacciuffa il Bologna al terzo posto in classifica ma dietro per scontri diretti. Serviva una vittoria per blindare la Champions, invece la Juve soffre e va sotto, si prende i fischi dello Stadium ma deve ancora blindare l’obiettivo minimo della Champions League che potrebbe arrivare aritmeticamente qualora la Roma non dovesse vincere questa sera a Bergamo.
La partita
Primo tempo imbarazzante dei bianconeri, su un copione già visto, con l’aggravante del gol di Pierozzi - primo in A - lasciato colpevolmente solo in area di rigore su angolo di Sambia.
Così non va, e allora triplo cambio all’intervallo per provare a dare la scossa con Miretti, Iling e Chiesa in campo, e proprio l’ex viola costruisce la prima vera occasione della ripresa lanciando Vlahovic in contropiede, ma il serbo non inquadra la porta. La Juve alza i giri e sfiora il pareggio con Gatti, su punizione/assist di Vlahovic, Allegri rimane in camicia nonostante la pioggia e si gioca il tridente Chiesa, Milik, Yildiz; il polacco ha una buona chance di testa, ma Fiorillo salva i suoi, anche su un destro potente ma centrale di Chiesa. Traversa clamorosa di Miretti da fuori, e poi il pareggio che toglie dall’impaccio Allegri con la spaccata vincente di Rabiot da azione di corner, dopo il tacco di Locatelli che allunga la traiettoria sul secondo palo. Ma la Salernitana sfiora il 2-1 a tempo scaduto e al triplice fischio Juve sommersa dai fischi dell’Allianz.