Lazio, ora la difesa è la prima in Serie A. Provedel punta tre record, ma abbassa i toni: «Merito dei compagni»

La solidità difensiva della Lazio continua a convicere di partita in partita

Lazio, ora la difesa è la prima in Serie A. Provedel punta tre record, ma abbassa i toni: «Merito dei compagni»
di Valerio Marcangeli
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Lunedì 3 Aprile 2023, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 10:52

Altra ripresa, vecchie abitudini. La Lazio approccia la sosta Nazionali con una vittoria e la saluta con altri tre punti. Il ritorno in campo in Serie A è dei migliori per i biancocelesti, ancora al secondo posto con il Milan dietro quattro punti. A far gioire Sarri col Monza ci pensano prima il fedelissimo Pedro e poi Milinkovic, di nuovo in gol dopo due mesi e mezzo con una punizione d’oro. Il serbo non segnava da calcio da fermo da quasi due anni, ma i numeri da sottolineare non finiscono qui.

Lazio seconda in Europa in difesa, ma in trasferta non ha eguali

A esaltare Sarri è ancora la solidità difensiva: «Abbiamo preso dei difensori di ottimo livello, adatti a giocare così, ma tutta la squadra ha molta più partecipazione e consapevolezza. Non è che possiamo pensare di non prendere mai gol, ma la sensazione che siamo belli tosti ora c’è». E a confermarlo ulteriormente è il risultato di ieri sera del Maradona. Il 4-0 del Milan ha certificato il sorpasso della Lazio sul Napoli come miglior difesa italiana con 19 gol subiti. I biancocelesti nei top 5 campionati europei sono secondi solo Barcellona che ne ha incassati 9, ma allo stesso tempo sono gli unici ad aver ottenuto 10 clean sheet in trasferta.

Lazio, Provedel: «Io nella storia? Merito dei miei compagni»

Prosegue la lunga serie di clean sheet stagionali, ben 21, dei quali 17 in Serie A, portati tutti a casa da Provedel. L’ex Spezia, pagato solo 2,3 milioni di euro, è già nella storia del club visto che ha raggiunto Cei per porte inviolate avvicinandosi a una sola dal record del club nel massimo campionato (18) ottenuto in compartecipazione nel 2006-07 da Peruzzi, Ballotta e Berni. Ivan non vuole fermarsi, anche perché a quota 21 agguanterebbe sia il record storico della Lazio (superando Martina nell’87-88 in B a 20), sia quello generale della Serie A.
Il portierone biondo però come sempre preferisce abbassare i toni: «Non me la sento di essere paragonato a chi ha fatto la storia per davvero. Ho appena iniziato qui e penso a fare del mio meglio in base alle richieste del mister. Il merito è dei compagni». Eppure la storia è lì dietro l'angolo.

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