ROMA Se fosse vero che José Mourinho non si aspetta nulla dal mercato, allora ci sarebbe da preoccuparsi. Da oggi fino a fine agosto non arriverebbero giocatori, la squadra non sarebbe rinforzata e l'obiettivo Champions sarebbe sfumato ancor prima di iniziare il campionato. In realtà il portoghese si aspetta e come rinforzi, perché così com'è costruita la rosa non arriverebbe lontano né in Serie A né in Europa League. Mancano un attaccante e un centrocampista e le fasce vanno rinforzate. La difesa, con il ritorno di Llorente, è l'unico reparto al completo, ma rimane sempre in sospeso la questione Ibañez che potrebbe esser ceduto per monetizzare (Viña vicino alla permanenza al Bornemouth). È proprio questo lo snodo dal quale passa il mercato giallorosso. Con il "settlement agreement" firmato a settembre, i costi della rosa non possono superare quelli dell'anno precedente e dunque, per spendere bisogna prima incassare. Tiago Pinto è consapevole che la priorità è il centravanti, senza il quale Mourinho non può pianificare a dovere la preparazione. Ma ci sono delle difficoltà sulla formula con cui prelevarlo perché l'ingaggio di Abraham di 6 milioni è una "zavorra" che pesa enormemente sul costo della rosa. Tammy non potrà essere utilizzato almeno fino a febbraio 2024, è vero che non sarà inserito nella lista Uefa e quindi non farà lievitare i costi, ma nella seconda parte della stagione sarà presente. Dunque, l'ideale sarebbe puntare su un prestito con diritto di riscatto che abbia un ingaggio al di sotto dei 3 milioni.
Mourinho torna a Roma: «Sono un uomo di lavoro, non di vacanza. Non mi aspetto niente dal mercato»