CORSIA PREFERENZIALE
L'esclusiva che riguarda la maggioranza del capitale, circa il 70%, significa solo che la Fininvest, la holding di cui l'ex cavaliere è l'azionista principale, riserva un canale privilegiato alla controparte della durata di circa un mese, per negoziare l'accordo. Nel periodo prestabilito, non possono esserci altre trattative. Galatioto avrà la possibilità di compiere una due diligence, cioè un esame approfondito sulla contabilità della società calcistica che ha da pochi giorni approvato il bilancio 2015 chiuso con una perdita di 89,3 milioni. L'effettuazione di questa radiografia sui numeri, potrebbe portare alla scoperta di una realtà diversa da quella pubblica, specie per quanto concerne i diritti televisivi e i contratti commerciali. Nel calcio queste voci di bilancio possono avere una classificazione diversa, senza per questo essere inesatte o peggio ancora irregolari. La due diligence ha un peso sul prezzo. Si parte da una valutazione di circa 650 milioni per il 100%, da cui vanno tolti circa 80 milioni di debiti. L'accordo finale dovrà prevedere opzioni put & call a prezzi prestabiliti. Questo sulla carta.
Il cda Fininvest, che ha in portafoglio il 99% del Milan, sarebbe stato informato sugli sviluppi societari di una delle controllate. Lo avrebbe fatto il dg Danilo Pellegrini che fa parte del board e ha gestito i colloqui con Galatioto assieme ad Alessandro Franzosi, direttore corporate finance & business development del gruppo.
L'accelerazione delle ultime ore sarebbe il vero fatto nuovo, determinato dal pressing dei figli sul padre. In particolare Marina, Piersilvio, nati dal primo matrimonio con Carla Dall'Oglio ma anche di Luigi, l'ultimo dei tre nati dalle nozze con Veronica Lario. Eleonora e Barbara, che è uno dei due ad del Milan, gli altri due figli di secondo letto, avrebbero fatto meno pressioni. Per Silvio esclusiva, però, non significa cessione quasi automatica. E nell'esclusiva potrebbero esserci penali leggere: se il patron ci ripensa manda tutto all'aria.