La Roma vince a Marassi contro la Sampdoria 1-0 grazie alla rete su rigore di Pellegrini e si porta al quarto posto in classifica. Equilibrio e fase difensiva. Mourinho, che in panchina si appunta tutto ciò che non va su un taccuino, la interpreta così la gara contro la Sampdoria, anche se stupisce tutti schierando le due punte Abraham-Belotti e lasciando in panchina Zaniolo. Centrocampo a cinque con Pellegrini e Camara mezzali e Cristante al centro, gli esterni sono Zalewski a destra ed El Shaarawy a sinistra. Confermata la difesa titolare con Mancini, Smalling e Ibanez, Kumbulla è rimasto a Trigoria per problemi fisici. Stankovic risponde con un 4-4-2 aggressivo e denso nella metà campo con Rincon e l’ex Villar a bloccare le ripartenze romaniste.
La partita si sblocca dopo soli cinque minuti per un fallo di mano di Ferrari (rivisto al Var da Di Bello) su cross di Abraham in area.
I padroni di casa ci provano con un paio di cross bassi pericolosi che attraversano tutta l’area, ma non trovano nessuno all’appuntamento col pallone. Ha fatto discutere la deviazione di spalla di El Shaarawy su cross di Pussetto, l’esterno però non si trovava in area e l’arbitro non ha visto il fallo e dunque il Var non è intervenuto. Al 68’ entrano Matic e Zaniolo per Camara e Abraham, Nicolò dopo poco ha la palla del 2-0 ma scarica il tiro addosso al portiere. E a un quarto d’ora dalla fine è di nuovo lui a illuminare rubando palla a Colley a centrocampo e involandosi verso la porta, ma il tiro finisce di poco fuori. Il alla fine lo trova con una galoppata da centrocampo fino alla porta, ma la sua posizione era in fuorigioco di pochissimi centimetri. Sul finale torna Karsdorp dopo un mese dall’operazione per una lesione al menisco interno del ginocchio sinistro. I giallorossi si portano al quarto posto a quota 22 in classifica, la Samp resta fanalino di coda a 3.