Rugby, la finale del 1995: il Sudafrica vince la Coppa del Mondo, All Blacks ko 15-12 dopo il thriller dei tempi supplementari, Mandela con la maglia del capitano Pienaar

Rugby finale: il Sudafrica vince la Coppa del Mondo, All Blacks ko 15-12 dopo il thriller dei tempi supplementari, Mandela con la maglia del capitano Pienaar
di Paolo Ricci Bitti
4 Minuti di Lettura
Sabato 28 Ottobre 2023, 01:40

JOHANNESBURG In delirio davanti a Nelson Mandela. Non solo i 62mila dell'Ellis Park, ma anche buona parte dei 43 milioni di bianchi, neri, colored e indiani che dipingono il nuovo arcobaleno sudafricano. Sudafrica campione del mondo. Campione del mondo alla sua prima partecipazione alla "Webb Ellis Cup" dopo i tempi bui dell'apartheid. Campione del mondo dopo cento minuti di rugby ad altissima tensione, con i due tempi supplementari per la prima volta utilizzati nella storia della Coppa del Mondo. Sudafrica davanti agli arcirivali All Blacks con il minimo dello scarto: 15-12 (9-6 il primo tempo). Tre piazzati e due drop per Stransky (ex San Donà e Aquila), appena un calcio di rimbalzo in meno per Mehrtens.

Occhi lucidi - non è una vergogna - quando Mandela scende in campo per stringere la mano ai trenta gladiatori prima del fischio dell'inglese Morrison, anche lui atterrito dal gigantesco Jumbo Jet che a sorpresa ha sfiorato le tribune con un rombo terrificante e con la scritta "Good Luck Bokke" sotto le ali.

Il presidente avanza sul prato con il cappellino e la maglia verde-oro Springbok, quella numero 6 che è sì la stessa del capitano boero Pienaar, ma anche quella che portava il flanker nero Biko prima di venire assassinato.

Apre il fuoco Mehrtens con un drop al 4'. I sudafricani sanno che devono temere i primi venti minuti: devono guardarsi dal gigante Lomu e dalle variazioni tattiche che l'apertura All Black orchestra quando vede il panzer tongano marcato stretto. Un incubo. Stransky pareggia cinque minuti dopo. Altri dieci minuti di bombardamenti e siamo sul 6-6: prima Mehrtens, poi Stransky. La Nuova Zelanda è mostruosa in touche, con Jones che aggancia tutto. Il Sudafrica resta in piedi grazie al pack tanto pesante quanto mobile ed ai placcaggi di ferro. Prima palla a Lomu: la locomotiva tongana rompe il placcaggio di Small come previsto, ma viene tirato giù da Van der Vesthuizen. Lomu, quindi, si può fermare.

Tanto basta per ripartire alla carica. Al 31', Stransky infila il drop del 9-6. Nuova Zelanda in svantaggio per la prima volta in tutto il torneo. Non è roba da poco per gli All Blacks edizione '95, che hanno poche primavere sulle spalle. Ci sono due ribaltamenti di fronte da infarto che partono dai piedi degli estremi: l'all black Osborne e il sudafricano Joubert. Quest'ultimo avrebbe - sostengono le radiografie - una mano fratturata: calza un guanto protettivo verde, ma gioca come un demonio.

Comincia la ripresa: al primo errore sei morto. Mehrtens impatta al 14' con un drop. Lomu e Osborne scappano sulla rimessa sinistra, ma Mulder e Joubert insegnano agli inglesi come si placcano gli All Blacks. Se si vola alle caviglie, cadono anche i Lomu. Il Sudafrica va un po' meglio in touche, ma le difese non si aprono nemmeno con la dinamite.

Gli All Blacks perdono qualche pallone di troppo, ma come si fa a non essere tesi? Tempi supplementari: se non si schioda il risultato, vince chi ha avuto meno giocatori espulsi. La Coppa volerebbe in Nuova Zelanda a far compagnia a quella dei velisti. E al 1' Mehrtens piazza il 9-12. Allo scadere replica Stransky: 12-12. Secondo overtime: al 94' di sofferenza, Stransky chiama il drop al mediano di mischia che organizza sui ventidue neozelandesi una falsa partenza con le terze e passa all'apertura. Più freddo del buio che l'inverno australe spinge sui 1700 metri dell'altopiano del Veld, Joel cambia passo e spara l'ovale tra i pali. Springbok campioni. Si vedono solo i drappi sudafricani. I giocatori campioni del mondo si riuniscono in circolo e pregano in ginocchio, ognuno il suo Dio.

Mandela ancora in campo a consegnare alla storia e a Pienaar la coppa dorata. «Sono fiero di avere vinto - ha detto Pienaar - per i 43 milioni di sudafricani: tutti insieme per un grande Paese». Un sogno avverato.

(Articolo pubblicato il 25 giugno 1995)

Il TABELLINO

SUDAFRICA-NUOVA ZELANDA 15-12 DOPO I TEMPI SUPPLEMENTARI MARCATORI: pt, 6' c.p. Mehrtens, 11' c.p. Stransky, 14' c.p. Mehrtens, 22' Stransky, 32' d. Stransky; st 15' d. Mehrtens; pts, 2' c.p. Mehrtens; sts 2' c.p. Stransky, 3' d. Stransky. SUDAFRICA: Joubert; Small (8' sts Venter), Mulder, Le Roux, Williams; Stransky, Van der Westhuizen; Kruger, Andrews (10' sts Straeuli), Pienaar; Strydom, Wiese; Swart (29' st Pagel), Rossouw, Du Randt. NUOVA ZELANDA: Osborne; Wilson (15' st Ellis), Bunce, Little, Lomu; Merthens, Bachop (26' st Strachan); Kronfeld, Z. Brooke, Brewer (40' pt Joseph); R. Brooke, Jones; Brown, Fitzpatrick, Dowd (4' pts Loe). ARBITRO: Ed Morrison (Gbr). NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori 62.000. Primo tempo 9-6.

© RIPRODUZIONE RISERVATA