Lazio, Sarri minaccia le dimissioni: «Così siamo da metà classifica, se fosse colpa mia andrei via»

Le parole del tecnico dopo il triplice fischio di Salernitana-Lazio

Lazio, Sarri
di Valerio Marcangeli
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Sabato 25 Novembre 2023, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 20:16

Stavolta è di poche parole Sarri dopo il triplice fischio di Salernitana-Lazio, non serve cercare alibi: «Sono deluso. Abbiamo fatto troppo poco. Inutile giustificarsi con le assenze o con un errore arbitrale clamoroso, perché Gyomber era da espulsione e questo arbitro non può arbitrare a questi livelli. Se togliamo gli episodi però non abbiamo fatto quasi nulla. Il rentimento di tanti giocatori non è all’atezza dello scorso anno e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, più di tutti io. Molto probabilmente è colpa mia, non lo so. Qualcosa però di sicuro è successo. Se giochiamo così siamo da metà classifica».

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Le parole di Sarri dopo Salernitana-Lazio

Il tecnico non vuole più sentir parlare di discorsi alla squadra: «Non ho mai parlato come quest'anno. Penso sia arrivato il momento di stare zitti e che ognuno si prenda le sue responsabilità». E ancora: «Se si rientra in campo pensando di gestire la partita e smettendo di giocare per 50 minuti è chiaro che rischi di perdere. Mi preoccupa la mentalità di una squadra che fatica a ritrovarsi». La speranza ora è il fascino della Champions League: «A volte l’Europa fa miracoli e vediamo se entreremo in campo con un approccio diverso». Di sicuro serve una scossa: «Se fossi il presidente interverrei in maniera pesante. Non sono un fautore dei ritiri, ma un qualcosa che rompa l’inerzia cercherei di farlo. La squadra ha perso personalità e iniziativa». Il tecnico è pronto a mettersi in discussione: «Se fossi sicuro che la colpa è mia andrei via, ma io non sono cambiato rispetto allo scorso anno, i miei modi sono gli stessi, anzi sono anche più pressante».

 

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Infine il Comandante parla anche dei singoli a partire da Zaccagni, uscito per un problema all'anca, non all'adduttore come sembrava inizialmente: «Il problema è all’anca, non muscolare. Farà accertamenti appena torneremo a Roma in serata e vediamo di cosa si tratta». Poi su Immobile: «Ci può far piacere per lui che sta meglio, ma se la squadra si esprime così è dura. Ci concedevano anche tempo e spazio, ma siamo arrivati troppo raramente al tiro. C’è qualcosa che non va bene, è chiaro». Infine su Isaksen: «Ha fatto quello che poteva fare e mi sembra in crescita, ma è la prestazione della squadra ad essere preoccupante».

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