Sarri-Lazio, dai quattro derby vinti al ritorno in Champions League: storia di un allenatore che ha emozionato una tifoseria intera

Dall'arrivo nel giugno del 2021 al secondo posto del 2023, fino alle dimissioni di oggi: il racconto dell'esperienza del Comandante nella Capitale

Sarri-Lazio, quando il bello è il viaggio e non la meta: storia di un amore durato quasi tre anni
di Ludovica Lunghi
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Martedì 12 Marzo 2024, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Poco meno di tre anni. Questa la durata della storia d'amore tra Maurizio Sarri e la Lazio. Una storia d'amore che ha diviso, che ha fatto discutere, che ha emozionato. Una storia d'amore iniziata dopo una rottura, come il più classico dei film romantici. Orfani di Simone Inzaghi, i tifosi biancocelesti hanno accolto "Il Comandante" tra rimpianti, incertezze, ma anche tante speranze. Speranze che per un periodo sono state ripagate, non tanto in termini di risultati, ma per la sua filosofia, per il suo spirito, per la sua grinta. Ma nel calcio alla fine ciò che conta sono i tre punti. E così dopo quattro sconfitte consecutive Maurizio Sarri ha detto basta, facendo un passo indietro e lasciando la Lazio libera di vivere un nuovo amore. Con qualcuno che forse la farà vincere di più. Perché amarla più di così, forse sarà difficile.

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L'arrivo alla Lazio nel 2021

Tutto è iniziato il 9 giugno del 2021, quando dopo un anno sabbatico Maurizio Sarri ha accettato l'incarico propostogli dal presidente Claudio Lotito.

Un incarico che ha fatto inizialmente discutere alcuni tifosi, orfani di Simone Inzaghi, ma che ha fatto esultare ed emozionare altri. Non tanto per il gioco o per i risultati, ma per lo spirito e la filosofia del Comandante. Alla sua prima stagione sulla panchina della Lazio, Sarri ha conquistato un quinto posto, venendo eliminato nella fase a eliminazione diretta dell'Europa League. Risultati non così soddisfacenti, ma che hanno dato speranze al popolo biancoazzurro.

Il secondo posto

Speranze esaudite l'anno dopo, nella sua migliore stagione a Roma. Con un secondo posto a fine anno e con la qualificazione in Champions League dopo anni di assenza dalla competizione calcistica più importante, Maurizio Sarri ha fatto di nuovo esultare i tifosi, delusi invece dai risultati ottenuti prima in Europa League e poi in Conference League. 

L'ultima stagione

Infine l'ultimo anno, fatto di alti e bassi. Tra gli "alti", i successi in Champions League e la vittoria contro la Roma in Coppa Italia, valida per l'accesso alle semifinali. Tra i "bassi", le tante, troppe sconfitte. Dodici delle quali solamente in campionato, culminate con la terza consecutiva ieri sera in casa contro l'Udinese. Una sconfitta che ha fatto dire basta a Maurizio Sarri, che come il migliore dei fidanzati ha fatto un passo indietro per far vivere alla Lazio la sua storia, libera e magari di nuovo vincente. Anche se, come dice Maurizio Sarri parlando della sua filosofia di gioco, «Il bello è il viaggio, non la meta. A noi piace il viaggio, poi se la meta è la vittoria bene, ma non è la sola cosa che conta».

L'uomo dei derby

Maurizio Sarri è stato anche l'uomo dei derby. Dei sei sulla panchina della Lazio, il Comandante ne ha infatti conquistati ben quattro, facendo esultare una tifoseria intera. Derby di campionato, derby di coppa, nessuna differenza per il Comandante, macchina da guerra nelle stracittadine. L'ultima delle quali, lo scorso gennaio, ha consentito ai biancocelesti di arrivare in semifinale di Coppa Italia, dove tra poche settimane affronterà la Juventus di Massimiliano Allegri. 

L'amore per la Lazio

Un amore, quello di Maurizio Sarri per la Lazio, confessato più volte dall'allenatore, sempre al fianco della squadra e della tifoseria. Poche semplici frasi, che hanno lasciato il segno tra i biancocelesti e che hanno da subito conquistato il cuore di tutti. «Questa è una società particolare, dall’esterno non si può neanche immaginare: la lazialità ti entra dentro e ti rimane nell’anima», aveva detto il Comandante qualche mese fa. «Mi sento legato e dentro alla Lazio, se non succede qualcosa di clamoroso voglio continuare qui a lungo, fino alla fine della mia carriera». E alla fine qualcosa di clamoroso è successo, con le dimissioni dello stesso Sarri. La fine di un amore durato quasi tre anni, che però rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi.

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