Reja, tre punti tra il dolce e l'amaro
«Grande successo in un clima pesante»

Reja, tre punti tra il dolce e l'amaro «Grande successo in un clima pesante»
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 00:32 - Ultimo aggiornamento: 13:22
La vittoria pi sofferta, ma forse pi bella da quando tornato alla Lazio. Edy Reja si gode il successo sul Sassuolo, ma non riesce a capire il clima pesante che c’era attorno alla squadra. “Tre punti fondamentali, ma giocare con questa atmosfera non è facile per nessuno”, spiega il tecnico biancoceleste che grazie a questo successo e dopo lo stop con il Catania è di nuovo vicino al sesto posto, l’ultimo utile per la qualificazione in Europa League, ora occupato dal Verona.

Il clima della contestazione: “Era pesante, anche prima della gara me ne sono reso conto quando erano tutti a testa china. Dovevamo rimanere concentrati. Venivamo da due prestazioni non brillanti e volevamo vincere in tutti i modi, era quello che contava, soprattutto per avvicinarsi alle zone che ci competono”.

Appello nel vuoto: “Io ieri ho detto che Lotito cerca di fare il bene della Lazio, qualche volte ci riesce, altre volte no. E’ chiaro che questo clima non è l'ideale, ci sono sempre contestazioni. Due anni fa quando c’ero io tante volte sono stato fischiato all’uscita dallo stadio, un’atmosfera di questo genere è molto pesante, non era una partita di calcio”.

La partita: “Trovare spazio era difficile, solo con Lulic e Candreva ci riuscivamo. Abbiamo tirato poco rispetto al volume di gioco creato. Nel secondo tempo la palla scottava, poi fortunatamente abbiamo ritrovato il vantaggio per due volte. Klose alla fine era molto stanco ma anche lui ha dato tutto. Nel finale non abbiamo conquistato nemmeno una punizione, segno di poca lucidità . Abbiamo commesso molti errori”.

Radu goleador: “Con lui c'è un rapporto speciale, una considerazione particolare. Stasera hanno giocato quelli che erano con me da anni, loro potevano tirarci fori da questa situazione, non potevano giocare dei ragazzi, anche se bravi”.



BOMBER RADU E KLOSE

Nella serata della protesta emergono due goleador. Il primo, normale, è Miro Klose, il secondo, sorprendente, è Stefan Radu. Il romeno ha aperto e chiuso la partita, il protagonista assoluto della giornata laziale. “Abbiamo vinto anche se sofferto un po’ troppo – spiega il terzino -. Speriamo la prossima volta di stare più tranquilli. Dovevamo entrare in campo nel secondo tempo più concentrati e fare il secondo gol. Meno male che alla fine abbiamo comunque ottenuto i tre punti. È bello giocare con 50 mila tifosi sugli spalti. La contestazione? La gente ci ha spinto molto, non ho sentito fischi o altre cose, neanche quando il Sassuolo ha pareggiato”. L’attaccante sembra esprimere meno euforia rispetto al compagno, ma è solo una impressione: “Stare senza gol per tanto tempo è dura, ma alla fine ce l’ho fatta e la Lazio ha vinto, conta solo questo”. Sulla contestazione della gente nei confronti di Lotito, Klose risponde: “Vedere così tanta gente attorno a noi è sempre bello, anche se a dire la verità non ho sentito con precisione cosa dicessero i tifosi, solo tanto rumore”.
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