Apple e l'iPhone 7: dal jack per le cuffie ai Pokémon, come Cupertino anticipa e cavalca le tendenze

Apple e l'iPhone 7: dal jack per le cuffie ai Pokémon, come Cupertino anticipa e cavalca le tendenze
di Andrea Andrei
4 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Settembre 2016, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:55

Dopo la tegola della super-multa da parte dell'Ue per la questione fiscale, ci si aspettava che la festa di Apple, giunta al suo tradizionale evento di settembre per la presentazione dei nuovi dispositivi, sarebbe stata almeno in parte rovinata. O almeno si credeva che l'amministratore delegato Tim Cook spendesse qualche parola per rispondere più dettagliatamente alle accuse di evasione a causa delle quali, secondo l'Antitrust europea, la sua azienda dovrebbe sborsare 13 miliardi per aver goduto di vantaggi fiscali in Irlanda dal 2003 al 2014. E invece Cook è arrivato al keynote di ieri al Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco nella maniera più frivola e spensierata possibile, e cioè cantando Sweet Home Alabama accompagnato dall'ormai celeberrimo Carpooling Karaoke di James Corden, programma tv a cui tempo fa ha partecipato anche Michelle Obama.

LE SORPRESE
Non che le sorprese siano mancate, anzi. La più clamorosa era inattesa anche dalla stessa azienda di Cupertino: durante il keynote, parecchi minuti prima della presentazione ufficiale, sul profilo Twitter della Mela sono apparse delle foto e addirittura un video di iPhone 7, con tanto di caratteristiche tecniche. Così per la prima volta nella storia di Apple la fuga di notizie è arrivata da un canale ufficiale dell'azienda. Ed è strano pensare che tutto sommato quell'errore non ha avuto poi grosse conseguenze, visto che i rumors avevano già ampiamente svelato tutto ciò che c'era da sapere, o quasi.

Le maggiori novità dei nuovi iPhone 7 e 7 Plus, che esordiranno anche in Italia il 16 settembre in tre tagli di memoria (da 32, da 128 e da 256 Gb), si possono riassumere così: la fotocamera sulla versione più grande è doppia per offrire uno zoom ottico fino a 10x, il grandangolo e una messa a fuoco molto migliorata, perfetta per i primi piani; la scomparsa del jack per le cuffie, sostituito dall'ingresso Lightning (nella confezione è comunque compreso un adattatore per prevenire i malumori dei clienti); altoparlanti stereo situati nella parte superiore e in quella inferiore dello smartphone; resistenza all'acqua e alla polvere. Il design resta più o meno lo stesso del predecessore 6S, con gli angoli smussati, anche se accanto ai già conosciuti oro, rose gold e silver si aggiunge un nuovo colore: un nero che più nero non si può, sia in versione lucida che opaca.

LA TENDENZA
Insomma, ancora una volta Apple più che innovare sceglie di seguire le piste già intraprese da altri, Samsung e Huawei in primis, che da tempo hanno sperimentato l'impermeabilità e la doppia fotocamera. L'azienda coreana, che pochi giorni fa ha lanciato il nuovo phablet Note 7 dalle caratteristiche davvero all'avanguardia, ha avuto la festa rovinata, visto che ha dovuto richiamare i suoi dispositivi per un problema alla batteria. Una cosa che senz'altro ha fatto gioco ad Apple, la quale, se da una parte sembra aver perso del tutto la sua proverbiale spinta innovatrice, dall'altra si dimostra ancora infallibile nel consolidare tendenze. Come ad esempio il ritorno di Nintendo, con la quale Cupertino ha annunciato una partnership: Super Mario sbarcherà su iOS, mentre al videogame-fenomeno Pokémon Go si potrà giocare anche dall'Apple Watch, presentato ieri in una nuova versione (Series 2, sarà resistente all'acqua fino a 50 metri di profondità).

Ed è un fatto che ciò che Apple tocca, almeno nell'immediato, diventa oro. Basti pensare che, poco dopo l'intervento al keynote di San Francisco di uno dei padri di Nintendo, Shigeru Miyamoto, la casa nipponica di videogame ha fatto un balzo in Borsa del 26 per cento. Parallelamente, l'azienda di fotocamere GoPro, dopo l'annuncio della fotocamera dei nuovi smartphone di Cupertino da parte del responsabile marketing di Apple, Phil Schiller, ha perso oltre il 4,5%. D'altra parte però i risultati del terzo trimestre fiscale di Cupertino non sono stati incoraggianti, tanto che diversi analisti profetizzano che il modello di business della Mela potrebbe presto entrare in crisi. C'è solo da capire quanto sia solido l'albero.

andrea.andrei@ilmessaggero.it
Twitter: @andreaandrei_

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA