Maker Faire, Roma torna ad essere la capitale dell'innovazione

(Foto di Paolo Rizzo/Ag. Toiati)
di Andrea Andrei
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Martedì 20 Settembre 2016, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:38

«È incredibile pensare che in soli quattro anni siamo arrivati fin qui». Lo stupore di Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, è lo stesso che condividono in tanti. Perché quando lui, insieme al Digital Champion Italiano Riccardo Luna, decise di organizzare una grande fiera dell'innovazione a Roma, ci credevano in pochi. «Anche io ero scettico», confessa il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, «ma oggi Maker Faire Rome rappresenta una grande ricchezza per il nostro territorio». Fra i pochi che invece ci misero da subito anima e cuore, c'era la Camera di Commercio con il suo Presidente, Lorenzo Tagliavanti, e l'azienda speciale Innova Camera con il suo direttore generale, Massimiliano Colella e il presidente Luciano Mocci.

 
È proprio Tagliavanti, nella conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di Maker Faire Rome - The European Edition, che quest'anno si terrà negli spazi della Nuova Fiera di Roma dal 14 al 16 ottobre, a fare un bilancio di questo evento, che dal 2013 a oggi non ha mai smesso di crescere. «Non è più una manifestazione dedicata solo agli innovatori, ma a tutti, comprese le imprese, anche le più piccole - ha spiegato - per questo c'era bisogno di un'area che fosse all'altezza. La Fiera di Roma è uno strumento a disposizione della città, e non avrebbe senso se non venisse utilizzata in queste occasioni».

In effetti, anche messi a paragone con quelli già spaventosi dell'anno scorso, i numeri sono impressionanti: 100mila metri quadrati totali per oltre 55mila metri quadrati di superficie espositiva coperta, divisa in sei padiglioni. Quasi il triplo rispetto al 2015. Settecento progetti esposti, per centinaia tra conferenze, workshop formativi e seminari. E, ovviamente, innovazioni. Come ad esempio i primi "Wakeskate" magnetici al mondo; "We-lab", il laboratorio di analisi portatile, "Ortuino", l'orto domestico intelligente a misura di bambino.

Ma Maker Faire Rome non è solo tecnologia. È anche musica, con l'area Maker Music; infanzia, grazie all'enorme area Kids curata da Codemotion, 8mila metri quadri dedicati a bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni; cibo, con l'area Food, gestita dal Future Food Institute, nella quale i visitatori si potranno sedere nel ristorante del futuro, fra robot e stampanti 3D. Per non parlare di una delle principali attrazioni, la grande voliera per i droni, dove si terranno esibizioni di velivoli radiocomandati. Tante le aziende che partecipano all'evento, in qualità di sponsor o di partner: da Tim (che proprio oggi siè aggiudicata il Premio Nazionale dell’Innovazione - Premio dei Premi) a Intel, passando per Eni, Artigiancassa, Unidata, Bnl Bnp Paribas, Italia Lavoro, Ferrovie dello Stato.

Anche quest'anno Il Messaggero sarà presente all'evento con un proprio stand, dal quale i giornalisti della redazione scriveranno e realizzeranno interviste video con ospiti istituzionali, pubblico e makers.


Se Maker Faire continua a crescere è perché evidentemente c'è bisogno di Maker Faire», dice Riccardo Luna, annunciando una delle grandi novità dell'edizione di quest'anno, il R.o.m.e. Prize: «È un premio da 100 mila euro per il miglior progetto che verrà presentato alla fiera».

D'altronde, come chiosa Zingaretti, «Lo Stato deve aiutare le idee a diventare realtà. Maker Faire è una ricchezza perché ci aiuta in questa missione».

andrea.andrei@ilmessaggero.it
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