Erano già stati ripresi in un'occasione da Hubble, nel 2012 ma poi queste immagini, che sono al limite della portata del telescopio di Nasa e Esa, sono talmente vaghe che devono essere interpretate e confrontate con altri mille dati per distillare nuove conoscenze come quelle rivelate nella conferenza dalla Nasa.
Va da sé che la presenza di acqua in questo stato autorizza a pensare alla possibile presenza di forme di vita, anche se questa circostanza viene esclusa dal tema dell'annuncio odierno da parte della stessa Nasa con un tweet:
Vita o non vita questi geyser rappresentano una manna dal cielo per la ricerca perché potrebbe essere non più necessario dover perforare la calotta ghiacciata della luna gioviana per raggiungere quell'acqua salata e riscaldata dall'attività tettonica della luna gioviana, una massa che vale due volte l'acqua presente sulla Terra. L'impresa di raggiungere quell'acqua, possibile culla di vita aliena, del resto, al momento è fantascientifica perchè le trivelle di cui sono dotate le sonde attuali riescono a penetrare solo per pochi metri i terreni su cui operano.
NASA/ESA/W. Sparks (STScI)/USGS Astrogeology Science Center
Se la scoperta venisse confermata, Europa diventerebbe la seconda luna del Sistema solare ad avere pennacchi di vapore acqueo insieme a Encelado, satellite di Saturno.
I primi indizi della presenza di geyser sulla superficie di Europa erano già stati raccolti nel 2012 dai ricercatori del Southwest Research Institute a San Antonio, in Texas, i primi a scoprire prove dirette dell'esistenza di pennacchi di vapore alti fino a 160 chilometri nella regione del polo sud. Questa ipotesi viene confermata ora dal gruppo di William Sparks, dello Space Telescope Science Insitute di Baltimora, che grazie ad Hubble è riuscito a osservare la presenza dei geyser durante il transito di Europa davanti a Giove in tre diverse occasioni nell'arco di 15 mesi. I dati sono pubblicati in uno studio sull'Astrophysical Journal. Ulteriori prove dell'attività eruttiva potrebbero arrivare in futuro grazie alla vista a infrarossi del James Webb Space Telescope, il cui lancio è previsto per il 2018. La Nasa sta inoltre progettando una missione diretta su Europa per studiare i pennacchi durante una serie di passaggi ravvicinati. L'attenzione è così concentrata su Europa perchè ricerche recenti condotte dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa indicano che nell'oceano nascosto di Europa potrebbe esserci il giusto equilibrio chimico per sostenere la vita.
Su Europa sarebbe infatti attivo un ciclo di produzione di idrogeno e ossigeno simile a quello del nostro pianeta tanto da poter alimentare forme di vita.
Serve però ancora parecchia pazienza: per ingannare l'attesa meglio guardare immagini e rappresentazioni di quel mondo di ghiaccio che è Europa, il più liscio e sfavillante tra i personaggi del sistema solare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA