Qwant, il motore di ricerca per muoversi sul Web in totale anonimato

Qwant, il motore di ricerca per muoversi sul Web in totale anonimato
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Venerdì 20 Ottobre 2017, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 21:06
Finalmente liberi di navigare sul web in assoluta riservatezza. È la promessa di Qwant, il motore di ricerca sviluppato in Francia, che tutela la privacy dell'utente, proteggendo i dati personali. Niente cookie, cronologia nulla, nessuna indicizzazione dei siti e ricerche anonime. Secondo gli sviluppatori di Qwant nessuno potrà conoscere più nulla di quello che digitiamo sulla nostra tastiera. Se i dati, che comprendono informazioni, gusti, orientamenti, sono il nuovo petrolio delle multinazionali del web, la piattaforma francese si basa su una serie di algoritmi che rende ogni nostra ricerca al sicuro da occhi indiscreti.

Nato nel 2013 da un team di sviluppatori in Francia e già diffuso con successo in Germania, ora Qwant punta sul nostro paese, aprendo una sede a Milano e promettendo investimenti e crescita in nome della privacy. Lo scorso anno il motore di ricerca ha risposto ad oltre 2,6 miliardi di richieste ed in madrepatria è stato adottato dal ministero dell'istruzione come strumento per le scuole elementari nella versione Qwant Junior.

Ma veniamo al funzionamento. Qwant non installa cookie nel browser, quindi non memorizza alcun dato riferibile al nostro periodo di navigazione e non salva la cronologia, dissociando in tempo reale il nostro indirizzo IP dalla ricerca appena fatta. Nessuna traccia per l'appunto, come fossimo dei fantasmi. Ovviamente delle eccezioni ci sono. Ma nel caso Qwant volesse delle informazioni personali l'utente sarebbe avvisato e comunque la filosofia dei francesi è escludere ogni finalità promozionale e la vendita dei dati a società terze. Per rendere ancora più accurato il servizio di protezione dei dati, gli sviluppatori hanno previsto un responsabile per curare i rapporti con il Garante della Privacy e gestire il registro dei trattamenti dei dati personali a cui ogni utente del motore di ricerca può accedere facendo una specifica richiesta via mail (privacy@qwant.com).

Come ogni azienda, anche per Qwant l'obiettivo è il profitto. Per guadagnare gli sviluppatori puntano su link sponsorizzati e hanno creato sulla home page una sezione “acquisti” in cui l'utente può ricercare ciò di cui ha bisogno. Inoltre è stato creato un negozio digitale di “musica” (che rimanda a Itunes di Apple) e presto saranno attivati anche altri canali commerciali dedicati ai giochi ed alla tecnologia. Entro il 2020 i francesi contano di raggiungere una porzione di mercato del 5%, un valore intorno ai 20 miliardi di euro.
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