PERUGIA - Un leader della tifoseria perugina in carcere. Dopo una violentissima rissa a Genova, cui ha evidentemente partecipato in appoggio a quello che è apparso un vero e proprio regolamento di conti interno alla tifoseria rossoblù. La polizia genovese ha eseguito nove misure cautelari nei confronti di altrettante persone otto delle quali appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa, dopo la rissa tra principali gruppi ultras in piazza Galileo Ferraris a Genova dopo la partita di serie B Genoa-Perugia giocata il 15 aprile scorso.
Le indagini, condotte dalla Digos di Genova e coordinate dalla Procura ha permesso di individuare i responsabili delle condotte più violente, uno in particolare autore di un accoltellamento. A due degli indagati è stata applicata la
misura della custodia cautelare in carcere (uno di questi è il leader della tifoseria del Perugia, da sempre tra le due tifoserie c'è un legame di amicizia soprattutto legato al Grifone come stemma dei due club) mentre altri sette ultras genoani, tutti elementi di spicco della Gradinata Nord, sono stati sottoposti ai domiciliari.
Nel corso delle perquisizioni, eseguite dalla digos genovese ed estese anche ad altri due tifosi per i quali non sono state ritenute sussistenti le esigenze cautelari, sono stati sequestrati gli smartphone e gli altri dispositivi informatici,
nonché altro materiale utile al proseguimento delle indagini.
L'analisi dei contenuti dei dispositivi servirà a confermare l'effettiva partecipazione degli indagati alla rissa e di verificare i vari contatti al fine di individuare altri responsabili e i reali organizzatori della colluttazione.