Droga, stroncato il cartello di Fontivegge. In manette i boss dell'eroina low cost per i ragazzi

Il procuratore capo, Raffaele Cantone: «Emersa una vera e propria "piazza di spaccio" con le sostanze esposte sui muretti». Le indagini della squadra mobile sono partite lo scorso giugno

Droga, stroncato il cartello di Fontivegge. In manette i boss dell'eroina low cost per i ragazzi
di Michele Milletti
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 07:34

PERUGIA - Guerra al traffico di droga. Guerra al cartello di Fontivegge. A un gruppo di boss dell'eroina spaccio che prima si sono fatti la guerra e poi hanno deciso di mettere insieme le forze per dare vita a una vera e propria piazza di spaccio, tra droghe low cost e una struttura che dai vertici scendeva agli spacciatori di strada e fino alle vedette dislocate in punti strategici per avvertire sull'eventuale arrivo delle forze dell'ordine.

Questo e tanto altro emerge dall'ultimo colpo allo spaccio di droga assestato dalla polizia a Fontivegge. Ma soprattutto emergono le figure di alcuni spacciatori considerati storici nella zona e che dopo le guerre a coltellate di qualche anno fa hanno deciso di fare affari insieme mettendo in piedi un supermarket all'aperto, con la droga esposta sopra i muretti nella piazza antistante la stazione del minimetrò venduta a prezzo più che concorrenziali: 50 euro a grammo la cocaina, 10 l'hashish e 30 l'eroina.

Una vasta operazione è stata condotta dalla polizia, su disposizione della Procura della Repubblica, nella notte tra mercoledì e giovedì a Fontivegge in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cittadini tunisini indagati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo quanto reso noto dal procuratore capo, Raffaele Cantone, sono complessivamente 21 gli indagati nell'indagine della squadra mobile (diretta da Maria Assunta Ghizzoni) di cui per 6 — di nazionalità tunisina di ed età compresa tra i 32 e i 54 anni - è stata disposta la custodia cautelare in carcere al pari di altri tre ancora ricercati per un periodo che varia da 1 anno a tre mesi tenuto conto della gravità delle singole condotte.

Per altri tre, invece, è stata applicata la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per un periodo che varia da due anni a sei mesi in base alla gravità delle singole condotte contestate. L'operazione ha riguardato in particolare la zona di piazza Vassalli. 

Cantone parla dell'ersione «di una vera e propria "piazza di spaccio", ove i soggetti agivano indisturbati e in maniera palese, talvolta esponendo sui muretti le varie sostanze, come fossero in esposizione, altre, pesando e confezionando le dosi in loco alla presenza dell'assuntore». 

Alle prime ore di giovedì, gli investigatori della squadra mobile e gli agenti della squadra volante e del reparto prevenzione crimine hanno fatto irruzione in diversi appartamenti, sequestrando droga e anche supporti informatici presumibilmente usati per lo spaccio di droga. Complessivamente si parla di un migliaio di clienti individuati nel corso dell'indagine partita lo scorso giugno.

« Grazie alle Forze di polizia e alla Procura di Perugia per l’attività messa in atto finalizzata al contrasto della criminalità». E' quanto scrive sui social il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno Emanuele Prisco, commentando il blitz antidroga della Polizia di Stato a Perugia.

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