“Estote parati”: siate pronti. E gli operatori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico sono pronti e lo sono h 24. Quest’anno il Corpo festeggia i suoi primi 70 anni e l’occasione ha permesso di fare il punto anche sull’attività che viene svolta in Umbria dal Sasu, il servizio regionale per l’Umbria del Corpo guidato dal presidente Matteo Moriconi. I dati relativi al 2023 raccontano di un totale di 277 interventi effettuati nel Cuore Verde d’Italia che corrispondo al 2.2% del dato nazionale. La media numerica racconta di 23 interventi al mese che, ovviamente hanno piccini in alcune fasi dell’anno e cali in altre. L’azione del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, appunto il Sasu, è conseguentemente legata alla stagionalità In questa fase dell’anno, ad esempio la concentrazione maggiore dal punto di vista operativo riguarda le persone impegnate nella raccolta di funghi ed asparagi.
IL PUNTO
“La nostra attività – spiega il presidente Moriconi – è basata sul volontariato. In Umbria siamo circa un centinaio di operatori con squadre dislocate a Terni, Spoleto, Foligno, Perugia e Città di Castello e altri operatori sulla pronti sulla fascia montana. Siamo organizzati, così come è per il Corpo Nazionale in tecnici operatori e sanitari e abbiamo i tempi di attivazione del 118. L’ambito di intervento è quello dei soccorsi tecnici-sanitari e non in ambiente montano, in grotta e negli ambienti impervi”. L’operatività è quella del territorio regionale ma spesso si opera anche in contesto nazionale e internazionale. Gli ultimi interventi rilevanti risalgono alla scorsa settimana e hanno toccato, una volta ricevuta l’attivazione da parte del tecnico di centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico quando le squadre sono state inviate al Parco della Cascata Delle Marmore per un escursionista colto da malore. E poi c’è stato l’intervento dei tecnici Sasu hanno ad Assisi per prestato soccorso ad un raccoglitore di asparagi che è stato visto precipitare da alcuni passanti all’interno del fiume Tescio. Sul posto è arrivato anche l’elisoccorso regionale Nibbio 01. In quel contesto, dopo le operazioni di stabilizzazione realizzate col supporto del 118, il paziente stato verricellato a bordo dell’elicottero e trasportato presso l’ospedale di Perugia.
LA STORIA
Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria è nato ufficialmente il 5 settembre 1966.