Terni. Resta in carcere l'incubo dei commercianti

Terni. Resta in carcere l'incubo dei commercianti
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 19 Aprile 2024, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:22

TERNI. Ha 22 anni, è romeno e ha un ricco curriculum criminale. E’ senza fissa dimora, dorme nei garage della città nonostante il divieto di dimora, gira armato con gli attrezzi da scasso e ha messo a segno una serie furti in negozi del centro. Finito in carcere dopo che una delle vittime l’ha fatto arrestare resta in cella su decisione del giudice, che ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria disponendo la misura più dura. «Quando l’ho visto mi sono adoperato perché fosse rintracciato e arrestato» dice Massimo, il titolare del bar Cari di viale Brin che lunedì è finito in ospedale dopo essere stato azzannato al fianco destro dal pitbull della fidanzata del 22enne. Ha una ferita che guarirà in dieci giorni ma in compenso sta ricevendo i ringraziamenti dei commercianti della zona, vittime dei recenti furti. Il giovane straniero è accusato della rapina messa a segno sabato pomeriggio al bar Cari, quando ha approfittato della momentanea assenza della commessa per mettere mano alla cassa e portar via un centinaio di euro. Prima di sparire nel nulla le minacce alla giovane, dalla quale pretendeva il cellulare se non voleva fare una brutta fine. Le sue gesta sono impresse nelle immagini girate dalle telecamere del bar. La squadra volante, che indaga, si rende subito conto che il volto è quello del giovane diventato l’incubo dei commercianti di un pezzo di città dopo una serie di assalti notturni ai negozi tra via Castello, via delle Portelle e Corso Vecchio con un tentato furto in via Piave all’antica macelleria Pucci.
Ha collezionato una serie di denunce finite sul tavolo della procura ternana per i provvedimenti del caso, a metà tra la delinquenza e l’indigenza. Ruba per sopravvivere, spesso chiede qualcosa da mangiare ai negozianti derubati ma i suoi assalti sono un’emergenza. Lunedì l’ultimo episodio, quello che lo fa finire in cella. Il titolare del bar Cari nota che il rapinatore che si vede svuotare la cassa nelle immagini è entrato in un negozio di viale Brin, a pochi passi dal suo locale. Lo raggiunge per parlarci, vuole dirgli con le buone che forse è il caso che se la smetta con i furti. Nasce un acceso diverbio, lo straniero aizza il cane della fidanzata contro Massimo che, stanco per le ripetute incursioni nel bar e nel forno poco distante, ha avuto il coraggio di affrontarlo e che si becca pure un morso al fianco destro. Arrivano i poliziotti della volante che bloccano il 22enne, noto per le sue gesta che stanno facendo saltare i nervi ai commercianti del centro, lo caricano sull’auto di servizio e lo portano in questura. Fermo convalidato, custodia in carcere e indagini serrate per mettere in fila la lunga serie denunce per i furti in centro.

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