L'INTERVENTO
Ingoia un amo da pesca mentre mangia l'anguilla rischiando di morire. L'amo si è fermato nella trachea dell'uomo senza arrivare allo stomaco. La corsa da Bagnoregio di Viterbo all'ospedale di Terni dove c'è stato il primo passaggio al pronto soccorso, quindi immediatamente operato dai medici del reparto torinolaringoiatra che, con un intervento alquanto delicato, sono riusciti senza fare danni a togliere l'amo dalla gola scongiurando in questo modo la probabilità che il congegno da pesca potesse arrivare allo stomaco facendo danni seri all'apparato digestivo. E'accaduto la sera del 24 dicembre durante il cenone della vigilia di Natale quando a tavola come tradizione si mangia pesce. Ad un certo punto della cena l'uomo ha avvertito qualcosa di strano in gola, una specie di oggetto estraneo di cui non conosceva di cosa si trattasse ne la provenienza. Soltanto qualche minuto dopo, visto che l'oggetto non andava nè avanti nè indietro, si è reso conto che si trattava di un piccolo amo rimasto all'interno del pezzetto di anguilla ingoiato nonostante la cura della preparazione e la cottura accurata del pesce.
Nessuno si era accorto di quell'"uncino" che stava nascosto tra le carni abbrustolite e gustose del pesce.