In canoa, a piedi, in bici percorreranno 240 chilometri fino alla Capitale. «La Discesa internazionale del Tevere, durerà nove giorni e non sarà una gara sportiva, non ci sarà competizione - spiega Paola Pinelli, guida ambientale escursionistica Aigae che coordinerà le operazioni a terra - bisogna andare indietro nel tempo per risalire alla prima, documentata, discesa del Tevere in canoa - spiega - ed esattamente al 1969. Famiglie, anziani e giovani attraverseranno e visiteranno i borghi lungo il Tevere e la sera ceneranno a base di prodotti biologici, dormiranno in tende ma anche in strutture ricettive attrezzate. Al seguito una cucina da campo. Le guide Aigae accompagneranno i partecipanti nel percorso fluviale in canoa ma allo stesso tempo anche su terra in bici e a piedi. Perché è proprio questo l'obiettivo finale: conoscere e valorizzare il territorio anche con la riscoperta dei suoi prodotti, attraverso un passaggio rispettoso e per nulla invasivo, rivelando la vita che era sul fiume e quella che è, le sue potenzialità e le sue criticità, la natura fuori e dentro l'acqua; un misto di educazione e interpretazione ambientale, eco-sport e socializzazione che rende davvero unico questo evento».
Domenica sono stati percorsi i primi 30 chilometri, da Città di Castello ad Umbertide, lunedì l'arrivo a Pretola, a seguire Sant'Angelo di Celle, a Montemolino e Casemasce, vicino a Todi e ancora il 27 ad Attigliano, il giorno dopo a Nera Montoro nei pressi di Narni prima e a Otricoli, poi il 29 nel Lazio raggiungendo Ponte Felice nei pressi di Civita Castellana e Ponzano Romano. Il 30 aprile canoe, biciclette e pedoni entreranno a Nazzano Romano e il primo maggio sarà attraversata Roma, con più di mille persone stimate all'arrivo nella Capitale.
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