Terni, stretta all'alcol
da oggi scattono i divieti
«Nessuna penalizzazione ai locali»

La cartina che indica il perimetro del provvedimento
3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Ottobre 2017, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 16:30
Nell’ambito del sistema integrato di sicurezza urbana - insieme articolato e distinto di azioni differenziate che rispondono con livelli di governo, attori e azioni diverse al bisogno di certezza della comunità -  si colloca il provvedimento del sindaco che disciplina gli orari e le zone di vendita per asporto delle bevande alcoliche e superalcoliche. Conclusa la fase di consultazione determinata dall’avviso dei giorni scorsi ecco l’ordinanza a firma del sindaco. Da venerdì 20 ottobre 2017  fino a sabato 18 novembre 2017, nelle aree e zone del centro storico interne al perimetrodelimitato da via Mazzini, Piazza Buozzi, via Castello, via Cerquetelli, rotonda R. Angelini, via Lungonera G. Cimarelli, rotonda dei Partigiani, via Guglielmi, via Vittime delle Foibe, rotonda Obelisco Lancia di Luce, Corso del Popolo, via Annunziata, piazzale Briccialdi, via D. Giannelli, largo E.Ottaviani, Largo Micheli, via della Rinascita, via Battisti, piazza Tacito, è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione dalle 22 alle  24 di venerdì e sabato. CARTINA

IL DIVIETO Tale divieto riguarda le attività commerciali alla vendita al dettaglio (negozi, supermarcati, minimarket); quelle su aree pubbliche (ambulanti), quelle annesse alle imprese artigianali, i distributori automatici. Il provvedimento prevede altresì il divieto di vendita - dalle 22 di venerdì alle 03 del sabato e dalle 22 di sabato alle 03 di domenica - da parte dei titolari o dei gestori di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, compresi gli esercizi ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento e svago, musicali o danzanti, nonché nei circoli privati. Rimane consentita la somministrazione di bevande alcoliche di qualunque gradazione all’interno di pubblici esercizi e sulle rispettive aree o spazi di pertinenza regolarmente autorizzati. Gli esercenti sono responsabili della corretta applicazione dell’ordinanza e devono adottare nei confronti degli avventori le misure di controllo, ponendo in essere ogni cautela possibile,  sono altresì invitati a rimuovere con sollecitudine, nel caso di servizio assistito al tavolo, i contenitori in vetro o in lattina utilizzati per la somministrazione stessa.
L’ordinanza recepisce quanto è emerso dalle riunioni del tavolo tecnico sulla sicurezza in nome della prevenzione e del contrasto ai fenomeni di degrado, del disturbo della quiete pubblica e del vandalismo.

IL SINDACO «Abbiamo voluto far nostre – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo -  le ripetute richieste dei cittadini, manifestate con esposti e reclami anche alle Forze di Polizia. La vendita da asporto nelle ore serali e notturne di bevande alcoliche e superalcoliche nelle zone del centro cittadino, ha contribuito ad alimentare fenomeni di degrado urbano e disturbo alla quiete dei cittadini e dei residenti, contribuendo ad aumentare il senso di insicurezza». «Abbiamo acquisito – prosegue il sindaco Di Girolamo – le relazioni del Comando di Polizia Municipale, i report degli interventi effettuati negli ultimi sei mesi del 2017 dalla Questura e dal Comando dei Carabinieri in occasione della riunione del Tavolo tecnico permanente sulla sicurezza dai quali risultano comprovati fenomeni di disturbo alla tranquillità e al riposo delle persone, nonché i rischi per il degrado dell’ambiente derivante dall’abbandono al suolo di contenitori di vetro o di latta nel centro. L’ordinanza rappresenta uno strumento - insieme alle diverse azioni messe in campo, come i maggiori controlli o l’utilizzo del sistema di videosorveglianza - idoneo al contrasto di fenomeni che possono essere un pericolo per la comunità. Contemporaneamente abbiamo tenuto conto, nella stesura dell’ordinanza, delle osservazioni provenienti dalle associazioni di categoria e da alcuni operatori del settore della distribuzione, analizzando quelle strettamente attinenti alla finalità del provvedimento. Le osservazioni non propriamente pertinenti saranno considerate alla luce di futuri provvedimenti da condividere nelle sedi istituzionali anche con la partecipazione dei soggetti interessati».

L’inosservanza dei divieti contenuti nell’ordinanza è punita con una sanzione amministrativa che varia da 80 a 480 euro, nonché incorrere nelle misure previste dalla normativa nazionale che disciplina la vendita di alcolici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA