Terni, emergenza sicurezza in viale Brin: ottanta residenti scrivono a prefetto, questore e sindaco

«Zona da presidiare giorno e notte e telecamere»

Terni, emergenza sicurezza in viale Brin: ottanta residenti scrivono a prefetto, questore e sindaco
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 09:03

TERNI - «Qualcuno ci deve ascoltare. Abbiamo bisogno di essere aiutati ad uscire fuori da questo contesto di degrado e insicurezza. La situazione in viale Brin e dintorni deve cambiare e noi non ci fermeremo finché non ci saranno interventi concreti».

Nei locali della biblioteca del quartiere Brin ci sono un’ottantina di persone tra residenti e commercianti della zona.

Si sono riuniti in comitato per cercare di fare quadrato intorno a una situazione di degrado, spaccio e violenza che non conosce fine. Da settimane viale Brin è stato di nuovo teatro di risse quasi quotidiane, con le forze di polizia costrette a intervenire per placare i contendenti e per indagare su episodi che volenti si moltiplicano tra il disinteresse generale.

«Qui è diventato un ghetto - dice un anziano - il problema è che finché gli stranieri si ammazzano tra di loro nessuno si accorge di niente, nessuno protesta. E’ vero che polizia e carabinieri intervengono in continuazione dopo le risse ma ritengo che se ci fosse una pattuglia fissa a controllare, certe cose si potrebbero prevenire e chi vive di violenza si allontanerebbe subito da qui».

Nella biblioteca del quartiere Brin ci sono molti ternani e qualche straniero.

Tutti raccontano le proprie esperienze fatte di convivenza con bivacchi, di balordi che impediscono il passaggio lungo la strada, di ubriachi che importunano le ragazzine che si azzardano a camminare lungo il marciapiede, di risse a suon di coltelli finite nel sangue.

«Non ci sono regole, non vengono rispettate quelle minime di civile convivenza.

Strade piene di rifiuti, portoni trasformati in orinatoi a cielo aperto, bottiglie di birra in terra fanno il paio con l’emergenza sicurezza. La gente è spaventata e non ne può più - dice una giovane mamma - e il degrado della zona di certo non aiuta».

Quello dei residenti non è solo uno sfogo.

L’incontro nel cuore del quartiere Brin si chiude con la decisione di mettere nero su bianco richieste precise.

Nelle prossime ore sul tavolo del prefetto, del questore, del sindaco, arriverà la lettera che chiede interventi concreti e immediati.

«E’ necessaria una presenza costante delle forze dell’ordine per garantire la prevenzione, servono telecamere per sorvegliare la zona».

Dai racconti delle esperienze personali emerge la necessità di controllare a tappeto gli appartamenti, alcuni dei quali ospitano più di dieci persone.

«Quello degli affitti in nero di case con tanta gente dentro è uno dei problemi - dice un residente - spesso l’affitto non regolare è il modo per infilare negli appartamenti immigrati che non hanno i documenti».

L’incontro è l’occasione per ribadire che in viale Brin non va in scena la lotta tra italiani e stranieri. In questo quartiere inghiottito dal degrado vivono nel terrore di uscire di casa sia i ternani che gli immigrati. Che ora uniscono le voci perché qualcosa cambi e in fretta.

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