Un super computer per il figlio
​A Foligno scatta la truffa

Un super computer per il figlio A Foligno scatta la truffa
di Giovanni Camirri
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Lunedì 16 Gennaio 2017, 07:50
FOLIGNO “Ciao, come stai? Ti ricordi di me, frequentavo tuo figlio e proprio lui mi ha chiesto di consegnargli questo computer che gli ho venduto per 4.500 euro”. E’ scattata così, nelle scorse ore a Foligno, una truffa in danno di un anziano che era stato avvicinato poco prima da un’abile truffatore che in breve gli ha portato via appunto 4.500. Nel pensante pacco, si scoprirà poco dopo, non c’era un costoso pc ma due casse da computer del valore di pochi euro. Il passo successivo la denuncia alla polizia e l’avvio delle indagini.
LA TECNICA
Tutto, come detto, ha preso le mosse da un incontro, casuale per la vittima ma evidentemente preparata per il carnefice, avvenuto in strada. Il truffatore ha avvicinato il pensionato dicendogli di essere un conoscente di famiglia e per supportare il tutto avrebbe fatto riferimento, ma sul punto saranno le indagini a fare chiarezza, al fatto di essere un conoscente del figlio che la vittima non vedeva da anni. Poi il passo successivo, evidentemente messo a segno dal truffatore con rodata esperienza e persuasione, è stato quello di riuscire ad affibbiare “il pacco” al pensionato. Per annullare potenziali titubanze da parte della vittima, il carnefice ha anche chiamato al cellulare un “compare” che ha finto di essere il figlio della vittima rassicurando il genitore sulla bontà dell’acquisto da effettuare e che l’alta cifra richiesta andava pagata essendo il giusto prezzo per quel computer “tanto desiderato”.
IL PACCO
Perfezionato “il pacco” s’è passati alla consegna del denaro. Circa 1.500 euro sono stati dati in contanti e la rimanente parte è stata prelevata con la vittima che è stata accompagnata, senza costrizione stando a quanto risulta, dallo stesso truffatore in auto al luogo del prelievo. Il tutto messo in atto con una capacità di convinzione da parte del truffatore risultata efficace al punto di azzerare ogni possibile reazione da parte della vittima di fatto convita fino all’ultimo di star pagando un computer altamente tecnologico richiesto dal suo stesso figlio. Quando poi la vittima ha capito che qualcosa non andava ha aperto la scatola scoprendo che invece del pc al suo interno c’erano due casse audio da computer del valore di qualche euro.
LA DENUNCIA
Il passo naturale successivamente compiuto è stato quello di denunciare tutto alla polizia con gli investigatori del Commissariato che hanno avviato le indagini del caso. Mentre la caccia al truffatore, che stando agli elementi in mano alla polizia in base al modus operandi non sarebbe nuovo ad episodi del genere, c’è da capire come possa aver raccolto le poche informazioni comunicate alla vittima e che sono risultate fondamentali per perfezionare la truffa.  Da parte della polizia, ed in generale dalle forze dell’ordine, viene ribadito l’invito a mantenere alta l’attenzione per evitare spiacevoli episodi. Vale sempre la regola che in situazioni di dubbio è sempre meglio una chiamata, in questo caso al 113,per gli approfondimenti del caso importanti per evitare brutte avventure.
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