Vaticano, inaugurato il trenino turistico per le Ville Pontificie

Vaticano, inaugurato il trenino turistico per le Ville Pontificie
di Sabrina Quartieri
5 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Settembre 2015, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 00:35

Una grande nube di fumo nero e il tipico suono di una locomotiva alimentata a carbone, alle 10,30 in punto di ieri mattina hanno dato il via ad una giornata storica, quella della prima corsa del treno delle Ville Pontificie, che da oggi, 12 settembre, e per tutti i sabati, accompagnerà turisti e curiosi fino a Castel Gandolfo e ad Albano Laziale per visitare le ormai ex residenze estive dei Papi.

Grande novità, il punto di partenza: si salirà a bordo di un confortevole treno delle Ferrovie dello Stato dall’antica Stazione Vaticana. Già ieri, per la giornata inaugurale, hanno sperimentato il servizio il Direttore dei Musei Vaticani, il Professor Antonio Paolucci, l’Amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia, il Direttore delle Ville Pontificie Osvaldo Gianoli, il Direttore della Fondazione Fs Italiane, l’Ingegner Luigi Cantamessa, ma anche tantissimi giornalisti invitati per lo storico evento, nato dalla collaborazione tra Musei Vaticani e Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo da sempre vicino ai Pontefici, nel corso della sua storia centenaria.

A salutare i fortunati primi viaggiatori, i dipendenti del Vaticano, le sorelle, i frati e tanti bambini, tutti con smartphone puntato verso quella locomotiva che si è iniziata a muovere a metà mattinata, regalando una forte emozione ai presenti: per questo appuntamento, infatti, è stato scelto un treno speciale, sapientemente messo a nuovo dalle Ferrovie dello Stato: una lunga fila di carrozze, che il 4 ottobre 1962, hanno avuto l’onore di ospitare Papa Giovanni XXIII.

Il Pontefice che per la prima volta nella storia dei Papi, quel giorno è uscito dalla vecchia Stazione Vaticana a bordo di un treno, per raggiungere Loreto, meta del suo pellegrinaggio. In particolare, come racconta in un appassionante intervento all’interno della carrozza presidenziale l’ingegner Cantamessa, “il Papa buono viaggiò proprio qui dentro. Per ospitarlo a bordo, era stato realizzato un ambiente open che permettesse a Giovanni XXIII di rendersi visibile ai fedeli durante il tragitto”. Quella stessa carrozza da cui il Pontefice si è tante volte affacciato per salutare i pellegrini accalcati lungo le rotaie che tagliavano l’Appennino italiano, ieri è quindi tornata eccezionalmente a muoversi per l'importante appuntamento.

Grande novità, pensata per rendere più familiare la storia del Papato alla gente, l’apertura, a partire sempre da oggi, di alcune sale del Palazzo Apostolico (residenza estiva dei Papi insieme alle Ville Pontificie), ovvero quelle degli ex ambienti della specola, ormai sede della preziosa Galleria dei Ritratti dei Pontefici. Come racconta il Curatore Sandro Barbagallo, “d’ora in poi, all’interno di questo edificio, sorto dove un tempo si trovava la città di Alba Longa, leggendaria per aver dato i natali ai gemelli Romolo e Remo, fondatori di Roma, si potranno ammirare 50 tele di varia misura, che da Papa Giulio II, eletto nel lontano 1503, arrivano fino a Papa Francesco, Pontefice felicemente regnante”. E ancora, imperdibili alcuni apparati del Cerimoniale papale, come una sedia gestatoria completa di flabelli, un faldistorio, una serie di divise storiche della Corte Laica Pontificia e dei disciolti Corpi Armati Pontifici, nonché l’esposizione delle vesti liturgiche di Papa Paolo V Borghese. Tra le cose più curiose presenti, la berlina Bmw 733 I, utilizzata da Giovanni Paolo II quand’era in vacanza a Castel Gandolfo. Nelle sale, il visitatore avrà modo così di immergersi nella storia del Papato e della Chiesa Romana degli ultimi cinquecento anni, fuori da ogni parametro ideologico, scoprendo non solo la vita di ogni Pontefice, ma anche le gesta e le virtù di quei Vescovi di Roma che sono stati magnanimi e benigni, protettori di geni artistici e generosi committenti, talvolta anche santi.

Per oggi, primo giorno in cui i turisti possono raggiungere Castel Gandolfo a bordo del trenino, i posti a sedere sono quasi esauriti. Un’emozione e un orgoglio per il Professor Paolucci. Parlando delle Ville Pontificie e del nuovo collegamento ferroviario che unisce “i due Vaticani”, il Direttore non dimentica di dare merito a Bergoglio, “un Papa che ha rinunciato alla sua residenza estiva per aprirla alla gente”. E da storico dell’arte, Paolucci pensa già “all’emozione e allo stupore dei visitatori quando nel parco di Villa Barberini vedranno il geometrico splendore dei giardini all’italiana, quando entreranno nel criptoportico di Domiziano, e quando dalla terrazza della Villa di Castel Gandolfo vedranno l’occhio azzurro del lago dopo aver percorso la Galleria che raccoglie i ritratti dei Pontefici”. Il nuovo servizio, pensato anche in vista del Giubileo straordinario della Misericordia, sarà attivo da oggi, 12 settembre e ogni sabato, grazie ai treni delle Ferrovie dello Stato Italiane, che porteranno i visitatori fino ai Castelli. “Nei nostri 110 anni di storia - dice l’Amministratore delegato del Gruppo Elia - abbiamo accompagnato numerosi Pontefici in giro per l’Italia, con veri e propri bagni di folla nelle stazioni e lungo le linee. E da qualche anno accompagniamo in treno fino al Vaticano centinaia di bambini in difficoltà, per permettere loro di incontrare il Santo Padre. Siamo felici di mettere il nostro know how e la nostra esperienza a disposizione di questa nuova iniziativa”. Per acquistare il biglietto del Treno delle Ville Pontificie, l’ingresso agli spazi museali del Palazzo Apostolico e per consultare l’intero ventaglio delle nuove offerte di tours e itinerari, consultare il sito dei Musei Vaticani www.museivaticani.va.