Voli low cost addio, 170 euro per viaggi fuori stagione: prezzi in aumento del 139% per andare da Roma a Brindisi

Nonostante il calo dei costi di gestione e del prezzo del carburante, i prezzi dei biglietti non scendono, o non lo fanno abbastanza

Voli low cost addio, 170 euro per viaggi fuori stagione: prezzi in aumento del 139% per andare da Roma a Brindisi
di Giacomo Andreoli
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Venerdì 29 Marzo 2024, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Addio, o quasi, ai voli low cost. I prezzi dei biglietti aerei sono alle stelle non solo a Pasqua o tra il 25 aprile e il 1° maggio, ma anche fuori stagione e in mezzo alla settimana. Tra aprile e giugno, senza giorni festivi o feriali, secondo le rilevazioni fatte per Il Messaggero da Federconsumatori e Assoutenti, volare da Roma e Milano verso le capitali europee o il Sud Italia con le varie Ryanair, Vueling e Wizz Air costa fino a 170 euro tra andata e ritorno. Con un picco curioso: senza voli diretti di easyJet in Spagna, per la tratta Roma-Madrid, con scalo a Londra, si pagano 450 euro. Nonostante il calo dei costi di gestione e del prezzo del carburante (anche del 45% in meno in alcuni periodi del 2023 rispetto al 2022), con le scorte comprate a costi elevati oramai esaurite, i prezzi dei biglietti non scendono, o non lo fanno abbastanza. E delle vecchie offerte a 9,99 euro a tratta che si trovavano prima della pandemia non c’è più alcuna traccia. Ora si parte da almeno 30 euro (andata e ritorno) e a quel prezzo le mete sono poche e quasi sempre le stesse. Per lo più Albania, Croazia, Malta e, in alcuni casi, Spagna, Puglia e Sicilia. 

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Le tratte più care

Tra Pasqua, il 25 aprile e il 1° maggio, tranne alcuni casi, ci sono aumenti o quantomeno prezzi ancora molto alti, spinti anche dagli algoritmi per la determinazione dei costi a seconda di dove, come e quando si prenota. Nella prima festività, in particolare, tra tutte le compagnie (compresa Ita Airways), si arriva a pagare anche 200-300 euro di biglietto. I costi sono in media del 139% più alti per andare da Roma a Brindisi e del 93% più elevati per volare da Milano a Catania. Guardando poi ai voli verso le capitali europee fuori stagione, dal 18 al 21 aprile viaggiare da Roma a Parigi andata e ritorno con Ryanair costa 150 euro. La tratta Milano-Madrid (solo andata), costa invece 67 euro il 5 maggio con WizzAir, mentre il volo Milano-Berlino solo andata con Ryanair il 12 maggio arriva a 142 euro. Togliendo anche sabati e domeniche, si trova che dal 20 al 23 maggio (lunedì-giovedì) il viaggio Milano-Londra andata e ritorno con le low cost costa in media 164 euro. Roma-Berlino arriva invece a 171. E ancora: dal 10 al 13 giugno (ancora lunedì-giovedì) la tratta Roma-Parigi viene in media 114 euro. E pensare che in tutto il 2022, feste e weekend inclusi, ma anche con l'inflazione e il prezzo dei carburanti alle stelle, la media dei biglietti dei voli internazionali era di 118 euro, salita a 146 nel 2023. Non va meglio per i voli nazionali: dal 20 al 23 maggio Milano-Palermo andata e ritorno con le low cost costa in media 84 euro, mentre dal 10 al 13 giugno per la tratta Milano-Cagliari si arriva a 115 euro. Ancora una volta in linea o addirittura sopra la media dei voli nazionali per l'intero 2022 (89 euro) o 2023 (110 euro).

Le cause

«È evidente - spiega a Il Messaggero il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, Pierluigi Di Palma - che le compagnie low cost praticamente non esistono più: quelle offerte che si trovavano prima del Covid erano prezzi civetta per attirare clienti e non ci saranno mai più.

Ora ci sono compagnie come Ryanair che controllano il 51% del mercato italiano, quindi grandi soggetti e qualche situazione di simil-oligopolio. E in un contesto di poca offerta e più domanda i prezzi salgono». Il mercato del trasporto aereo in Italia ha registrato nel 2023 circa 163 milioni di passeggeri, un record storico. Tuttavia le low cost fanno notare come dopo le perdite e gli esuberi dovuti al Covid, i due maggiori produttori di aerei abbiano avuto qualche problema per alcuni dei loro principali modelli (dai motori degli Airbus A320 ai portelloni di Boeing 737 Max9), riducendo l'offerta (-5% sul 2019. E il prezzo del carburante (che pesa per il 35-40% sui costi totali) è comunque del 50% superiore rispetto al 2019. Infine sono aumentate le addizionali comunali per l'imbarco dei passeggeri.

Gli ultimi profitti di alcune "low cost", però, sono importanti: Ryanair ha chiuso l'anno finanziario 2022-2023 con un profitti per 1,31 miliardi e prevede altri 1,95 miliardi di utile quest'anno. Le perdite Covid sono quindi più che ripianate, eppure i primi sconti sui biglietti sono arrivati solo dopo che alcune piattaforme di prenotazione hanno escluso i voli della compagnia. Anche WizzAir è in netto recupero: per l'esercizio finanziario che si chiude a fine mese si stimano profitti per 350-450 milioni. Mentre il margine operativo di Vueling nel 2023 è stato del 12,4% (contro il 9,8% del 2019). «Più che chiedere che le low cost abbassino i prezzi però - ragiona Di Palma - bisogna rivedere il modello di concorrenza europea sui voli, che non ha funzionato del tutto: serve un check, con nuove regole in Ue». L'Enac propone, almeno per le tratte verso le zone periferiche e le isole, di far esporre i prezzi preventivamente o imporre una sorta di range massimo per le tariffe.

 

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