Bilancio consuntivo il 22 giugno in seconda convocazione. Quintarelli (Pd): «Io assessore solo se c'è unanimità»

Bilancio consuntivo il 22 giugno in seconda convocazione. Quintarelli (Pd): «Io assessore solo se c'è unanimità»
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 25 Maggio 2017, 15:10
La regola della seconda convocazione. Dopo quello di previsione, anche il bilancio consuntivo sarà approvato con lo stesso stratagemma. E nonostante i termini siano scaduti il 31 marzo, nonostante la lettera del prefetto, se ne riparlerà tra un mese: il 22 giugno. Perché a palazzo dei Priori gli atti non sono ancora pronti. L’assessorato lasciato vacante da Giacomo Barelli? Si parla del capogruppo del Pd, Mario Quintarelli, che però accetterà solo se non ci saranno mal di pancia.

La nuova tornata di consigli comunali al momento prevede solo due date, queste in prima convocazione: l’8 e il 15 giugno, una per le interrogazioni e l’altra per i punti all’ordine del giorno. Il presidente del consiglio Marco Ciorba non ha potuto convocare quelle del 22 e del 29 – stabilite in conferenza dei capigruppo – perché le carte non sono ancora disponibili. «Gli atti – dice Quintarelli – non ci sono, quindi non è stato ancora convocato». Quando arriveranno, sarà comunque in seconda convocazione, come conferma Ciorba. Allora per avere il numero legale non saranno necessari tutti e i 17 reduci della maggioranza, ma solo 11.

A proposito: l’assessorato al turismo? «Su questo – spiega il capogruppo del Pd - sono state dette tante cose: in realtà l’argomento in maggioranza non è stato mai toccato, non c’è stato modo neanche di parlarne». Se gli fosse chiesto di entrare in giunta, Quintarelli accetterebbe?  «Non lo so – spiega - se ci dovesse essere l’unanimità sulla scelta, la cosa potrebbe essere valutata. Ma se questo dovesse creare dei problemi no. Anche perché ormai mi sembra che non valga più la pena di mettersi a discutere su certi problemi, se l’assessore lo fa questo o lo fa quell’altro». Altri nomi in campo, non ce ne sono. «Non mi risultano altre voci – conclude – e comunque il sindaco ha carta bianca, ha sempre deciso lui, alla fine non è che uno si va a imporre su certe cose».
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