Più ore al chiuso, tra lavoro e scuola. Ma anche mezzi pubblici pieni. Con l’autunno il Covid torna ad alzare la testa. Ieri nel Viterbese la Asl ha certificato 172 nuovi casi che portano il totale dei positivi a sfondare la soglia psicologia dei 1.500: al momento, hanno un tampone positivo 1.522 viterbesi. Resta comunque basso il tasso di ospedalizzazione, fermo a 25. Due giorni fa, 1.395 i pazienti ufficialmente contagiati e 24 posti letto occupati. Una settimana fa i numeri erano rispettivamente 1.209 e 19.
Un trend, quello della Tuscia, in linea con quanto avviene nel resto della regione. "Oggi nel Lazio su 4.442 tamponi molecolari e 15.333 tamponi antigenici per un totale di 19.775 tamponi, si registrano 3.161 nuovi casi positivi (-48), 1 decesso (-1), 405 i ricoverati (+30), 24 le terapie intensive (-1) e +2.039 i guariti", ha fatto sapere in una nota l'assessore Alessio D'Amato. Che ammette: “Nuovo aumento del numero complessivo dei casi su base settimanale" nel Lazio, con un "+24%, e l'incidenza passa a 238 per 100 mila abitanti (era 191 la scorsa settimana)", con anche "il valore Rt in aumento a 0,99", sfiorando quindi la soglia epidemica di 1.
La risalita autunnale, seppur prevedibile, si sta rivelando maggiore delle previsioni: lo scorso anno, a oggi, i casi nel Viterbese erano meno di un terzo.
Resta però che, complice la copertura vaccinale, il tasso di ospedalizzazione resta contenuto. Anzi, nel Viterbese la maggioranza dei 25 pazienti Covid si trova ricoverato per patologie preesistenti all’infezione.