I detenuti colorano il carcere di Viterbo: i murales regalati da “Librimmaginari” alla città

Il murales realizzato al carcere di Viterbo
di Renato Vigna
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Venerdì 19 Maggio 2017, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 19:06
Tre murales per altrettanti spazi della città. Sono quelli realizzati dagli artisti Camilla Falsini, Giovanna Ranaldi e Resli Tale, attraverso “Librimmaginari“, il festival del disegno e dell’illustrazione realizzato da Arci Viterbo che oggi ha inaugurato i lavori realizzati al termine di un percorso laboratoriale, realizzato da un lato con gli studenti delle due scuole elementari; dall’altro con un gruppo di detenuti, grazie alle operatrici di Arci solidarietà Viterbo che lavorano all’interno della casa circondariale di Mammagialla

Il tema sul quale Librimmaginari ha deciso di lavorare quest'anno è quello del “bosco inquieto”, interpretato diversamente da ogni artista. «Ho deciso di dare questo input del lupo – spiega Camilla Falsini – perché sono abituata a lavorare sulle ‘figure’ e questo animale incarna perfettamente l’idea che si ha del bosco perché spaventa, ma attira». I bambini della scuola Fantappié, hanno infatti lavorato su questo interagendo con la Ludoteca e con Maninalto, partecipando poi alla realizzazione del murales con l’artista nei giorni in cui ha realizzato il disegno.

Lo stesso schema si è ripetuto anche nella scuola De Amicis nella quale ha invece operato Giovanna Ranaldi. Una prima esperienza per lei su parete. «Mi sono entusiasmata molto a lavorare e relazionarmi sullo spazio grande. C’è stato un continuo via vai di classi e confronto con i bambini che hanno iniziato a relazionarsi al murale iniziando anche a interpretare il lavoro che è stato fatto. Ora è bello che inizieranno anche a giocarci».
 
Nel carcere il tema del bosco è stato esteso da Resli Tale, che ha proposto a 8 persone detenute di lavorare sulla storia dei 50 argonauti. Ovvero i circa 50 eroi che, secondo la mitologia, intrapresero un lungo viaggio per la riconquista del “vello d'oro”. “Come loro ricercavano il vello - spiega Resli Tale – le persone detenute ricercano la propria libertà, partendo da un lavoro che stanno facendo all’interno di loro stessi”. 

Librimmaginari è un progetto di Arci Viterbo, a cura di Marcella Brancaforte e Marco Trulli. Progetto grafico di Daniele Capo, foto di Riccardo Muzzi. Patrocinio e il sostegno di Regione Lazio (progetto finanziato con la legge regionale, avviso pubblico “Io leggo”), i comuni di Viterbo, Civita Castellana, Canepina, Soriano nel Cimino; Il Maggio dei Libri, Biblioteca consorziale di Viterbo, Biblioteca comunale di Soriano, Istituto comprensivo Luigi Fantappié, IC Carmine, IC Ellera, Casa circondariale di Viterbo, Museo delle tradizioni popolari di Canepina.

In collaborazione con Arci solidarietà Viterbo Onlus, Maninalto, Lo Stregatto, Bottega delle Meraviglie, Tipo Viterbo, Libreria Straffi. Editori partner Topipittori e Orecchio Acerbo.
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