Tanto lo spread tecnico tra le due formazioni in campo: il Pescia dei record punta dritto al passaggio in Promozione, mentre l'Ischia di Castro è ferma al palo con zero punti in classifica. Il campo ha parlato chiaro: la quaterna messa a segno da Barcaroli in cinque minuti ha lasciato intendere fin dai primissimi minuti che per l'Ischia sarebbe stata una domenica da ricordare in negativo. Il resto lo hanno fatto le reti di Federici, Ceccarini, Borzacchi, Forieri, Codoni, Perazza e Rapaccioni che aprono il dibattito sull'opportunità o meno di infierire in maniera così pesante su un avversario in disarmo. I
l mantra inglese vorrebbe che fino all'ultimo l'avversario giocasse con il massimo rispetto dell'altro e per questo segnare a raffica è visto come un attestato di onore alle armi per la controparte travolta. In Italia la concezione è un pochino diversa e sicuramente questo risultato alzerà un bel polverone di polemiche con il Pescia che ha optato per la versione inglese della questione. Negli annali resterà questo pesante score, nei prossimi giorni invece capiremo se il mondo del calcio viterbese penderà per la versione british o per quella italica.
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