Migranti, a Viterbo superata quota 1.300: altri arrivi nei prossimi giorni

La manifestazione contro i migranti a San Martino al Cimino
di Federica Lupino
2 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Aprile 2017, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 19:02
Il ponte pasquale ha portato alla Tuscia nuovi richiedenti asilo. In tre giorni ne sono arrivati 60 suddivisi in piccoli gruppi. Incessante il lavoro in Prefettura per sistemarli nelle strutture provinciali, suddividendoli tra quelle già attive dallo scorso anno e invece le new entry del bando 2017, appena diventato definitivo. Nello specifico, poche unità di migranti hanno trovato ospitalità al Carpe Diem di Orte e a Vetralla, mentre la maggioranza sono stati assegnati ai centri di accoglienza straordinaria inaugurati a Gallese e a Canepina. Con questi nuovi arrivi, nel Viterbese la quota dei rifugiati in attesa di permesso di soggiorno ospitati dal sistema di prima accoglienza della Prefettura supera di gran lunga quota 1.300. Gli uffici del Palazzo del Governo sono però già stati pre-allertati: migliaia di profughi sono sbarcati o stanno per farlo sulle coste del sud Italia e verranno distribuiti tra tutte le province d’Italia, Viterbo compresa.

“Ci aspettiamo altri arrivi che – spiega il viceprefetto Salvatore Grillo – gestiremo con la logica voluta dal prefetto Nicolò D’Angelo, in base a valutazioni di opportunità, ma anche di sicurezza e ordine pubblico relative a situazioni particolari nella provincia”. Come è avvenuto per Fastello, la piccola frazione di Viterbo dove vivono circa 200 persone e non ci sono servizi. Qui la Prefettura ha ridotto i posti disponibili, scendendo dai 16 richiesti da una cooperativa ai 7 attualmente ospitati e il numero non salirà. Stesso discorso per il Balletti Park Hotel a San Martino al Cimino dove il prefetto ha mantenuto l’impegno della non attivazione della struttura finché sarà possibile. Al momento, quel centro non è ancora utilizzato mentre sono una sessantina i migranti ospitati nel Balletti a Porta Fiorentina (in questo caso, non si tratta di nuovi arrivi bensì della redistribuzione di rifugiati ospitati in altre strutture della provincia, che erano andate in sovraffollamento prima dell’attivazione del nuovo bando). “Il prefetto – continua Grillo – ha adottato un atteggiamento molto attento al territorio, decidendo di rimodulare le presenze anche dietro segnalazioni da parte dei sindaci”.

La gara europea metteva a bando 1.500 posti: quelli autorizzati sono 1.467 per 16 tra cooperative e reti di imprese. Quindi, rispetto allo scorso anno quando risposero solo in 8, la partecipazione degli operatori è stata massiccia. Il valore del bando è di 19.278.000 euro. Nell'avviso si prevedono anche i flussi per il 2018: confermati 1.500 posti. Le risorse disponibili da qui alla metà del 2019 sono invece 53.770.500 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA