“Ci aspettiamo altri arrivi che – spiega il viceprefetto Salvatore Grillo – gestiremo con la logica voluta dal prefetto Nicolò D’Angelo, in base a valutazioni di opportunità, ma anche di sicurezza e ordine pubblico relative a situazioni particolari nella provincia”. Come è avvenuto per Fastello, la piccola frazione di Viterbo dove vivono circa 200 persone e non ci sono servizi. Qui la Prefettura ha ridotto i posti disponibili, scendendo dai 16 richiesti da una cooperativa ai 7 attualmente ospitati e il numero non salirà. Stesso discorso per il Balletti Park Hotel a San Martino al Cimino dove il prefetto ha mantenuto l’impegno della non attivazione della struttura finché sarà possibile. Al momento, quel centro non è ancora utilizzato mentre sono una sessantina i migranti ospitati nel Balletti a Porta Fiorentina (in questo caso, non si tratta di nuovi arrivi bensì della redistribuzione di rifugiati ospitati in altre strutture della provincia, che erano andate in sovraffollamento prima dell’attivazione del nuovo bando). “Il prefetto – continua Grillo – ha adottato un atteggiamento molto attento al territorio, decidendo di rimodulare le presenze anche dietro segnalazioni da parte dei sindaci”.
La gara europea metteva a bando 1.500 posti: quelli autorizzati sono 1.467 per 16 tra cooperative e reti di imprese. Quindi, rispetto allo scorso anno quando risposero solo in 8, la partecipazione degli operatori è stata massiccia. Il valore del bando è di 19.278.000 euro. Nell'avviso si prevedono anche i flussi per il 2018: confermati 1.500 posti. Le risorse disponibili da qui alla metà del 2019 sono invece 53.770.500 euro.
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