Viterbo, bando da 8 milioni per la gestione dei dearsenificatori in Talete. Lo spettro dell'aumento tariffario dal 2018

Viterbo, bando da 8 milioni per la gestione dei dearsenificatori in Talete. Lo spettro dell'aumento tariffario dal 2018
di Federica Lupino
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Venerdì 13 Gennaio 2017, 12:45
Talete esternalizza la manutenzione dei dearsenificatori. La società che gestisce il servizio idrico integrato nell'Ato 1 ha pubblicato la gara del valore di 7.819.000, tanto quando costa gestire gli impianti per un anno. Un avviso realizzato grazie a risorse regionali. E il nodo sta proprio qui: nel 2018 da Roma è molto probabile che non arriveranno ulteriori finanziamenti per i potabilizzatori. Cosa succedere quindi? Lo scenario più probabile è il prossimo anno aumenteranno le tariffe. Lo conferma il presidente Salvatore Parlato: "Stiamo abbattendo i costi di gestione e cercando soluzioni alternative con la Regione, come i pozzi d'acqua buona per la miscelazione. Così contiamo di ridurre le spese per la manutenzione. Ma quello che resterà, supponiamo intorno ai 5 milioni all'anno, rappresenterà un quinto della tariffa". Che quindi rispetto a oggi potrebbe aumentare del 20%. Una proiezione teorica, ma in assenza di nuovi stanziamenti sarà realtà.

I dearsenificatori sono stati gestiti dalla Regione (che li ha realizzati) fino allo scorso anno. Da febbraio 2016 la gestione è passata a Talete (che si è occupata dei 47 impianti nei comuni aderenti) e ai sindaci per quanti non hanno ancora ceduto il servizio alla Spa. Per consentire una corretta gestione, da Roma sono stati stanziati 15 milioni di euro per il biennio 2016-2017. "Abbiamo avuto il tempo di conoscere gli impianti – spiega Parlato – ma con le risorse interne era difficile gestirli". Da qui la decisione di esternalizzare per un anno.

Il bando scade il 26 gennaio e prevede poco meno di 5 milioni di euro per la gestione dei potabilizzatori, mentre i restanti 2.900.000 euro serviranno per l'attività di smaltimento degli eluati, ovvero dei materiali che hanno esaurito la funzione di filtraggio delle acque. Per il 2018, poi, è ancora tutto da stabilire: "Valuteremo se c'è la possibilità di gestire internamente gli impianti, grazie anche alla dotazione finanziaria del potenziale partner esterno. In ogni caso – continua – nel 2015 la Regione aveva speso 15milioni circa per la manutenzione, quindi abbiamo già notevolemente ridotto i costi e continueremo ad efficientare il sistema. Nel frattempo, con la Regione stiamo cercando finanziameti per pelustrare fonti di approvvigionamento alternative che ci consentano di bypassare alcuni dearsenificatori. Il costo che resterà, in assenza di ulteriori contributi regionali, con buona probabilità ricadrà in bolletta".

Intanto, sul fronte del partner esterno Talete ha gia intavolato con Acea un dialogo per deginire i valori della società e gli impegni da assumere. "Arriveremo – conclude – a una ipotesi esplorativa tra gennaio e febbraio e la sottoporremo ai soci".
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