Talete, da palazzo dei Priori decreto ingiuntivo da 4 milioni. Parlato: «Uffici legali al lavoro».

Talete, da palazzo dei Priori decreto ingiuntivo da 4 milioni. Parlato: «Uffici legali al lavoro».
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 21 Febbraio 2017, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 13:14
Ballano 4 milioni di euro. A tanto ammonta il decreto ingiuntivo inviato da palazzo dei Priori a Talete. E ora i rispettivi uffici legali sono al lavoro per evitare il fallimento: si sta negoziando freneticamente la rateizzazione del saldo. Nel bel mezzo della trattativa è arrivata la convocazione della quinta commissione, con all’ordine del giorno “Talete spa”. E con Giulio Marini pronto a dare battaglia, perché «c’è un problema di bilancio», sostiene.

Il presidente della società, Salvatore Parlato, conferma. «Il comune – dice - ha fatto un decreto ingiuntivo, ora i legali stanno ragionando su un’ipotesi di rateizzazione». Palazzo dei Priori deve due milioni alla spa, dalla quale però deve averne quattro. «E’ una partita contabile finanziaria. Se si trova un accordo? Lo spero: il comune è creditore e socio di maggioranza, una soluzione va cercata». In caso contrario? «Avremo un socio che fa causa a se stesso».

E’ ottimista, Parlato. «Dalle interlocuzioni avute – spiega - credo che ci sia l’interesse a fare come con gli altri comuni: c’è un pregresso che vale per tutti e che abbiamo ereditato, perché la società non ha pagato i mutui. Ora c’è la volontà arrivare a una rateizzazione che consenta alla società di stare in equilibrio». Si definirà entro lunedì? «Non credo sia necessario». Si eviterebbe però la bagarre politica. «Non mi pare materia della politica, ma amministrativa: il comune vuole essere pagato – continua - e si tratta di capire in che tempi lo si paga. C’è un riconoscimento reciproco di dare e avere, il creditore rateizzerà nella disponibilità che ha nel bilancio. E fine della storia». La cosa metterebbe a rischio la stabilità della società? «Dipende da quante rate saranno. Le parti stanno verificando, ma sembra esserci disponibilità del comune. Ci faranno avere un’ipotesi che sia sostenibile per loro e anche per noi. Non mi sentirei troppo preoccupato, ma bisogna prima vedere le carte». Fede sì dunque, ma alla San Tommaso.

Intanto Marini affila le armi. «C’è un problema di bilancio – spiega – e il comune deve dare indicazioni. I sindaci di centro destra sono in allarme per una serie di problemi». Tra questi il bilancio di Talete, oltre a quello di palazzo dei Priori, «e la non partecipazione della Regione Lazio in questo caos generale». Lunedì il bubbone scoppierà in quinta commissione, che dovrà prendere atto di una situazione non ancora definita. A meno che qualcuno non tenti di far saltare il banco.
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