Truffa e appropriazione indebita: a giudizio Andrea Diprè, il critico d'arte sopra le righe

Andrea Diprè
di Andrea Arena
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Mercoledì 15 Novembre 2017, 19:42
Critico d'arte, ex fidanzato di Sara Tommasi, cantante (tra le altre canzoni, una dal titolo “Pollo e cocaina”), criticatissimo per certe sue uscite al limite del comune senso del pudore, esponente di quella televisione cosiddetta trash. E in ultimo anche accusato di truffa e appropriazione indebita. E' la parabola – non si sa quanto esaltante – di Andrea Diprè, 43enne d'origine trentina, imputato a Viterbo davanti al giudice  Giovanni Pintimalli.

Secondo le accuse del sostituto procuratore Fabrizio Tucci, il volto noto della televisione e di Internet avrebbe truffato un 64enne artista di Soriano nel Cimino, Giorgio Aquilanti. Il quale, nel marzo del 2011, aveva firmato un contratto di pubblicità con Diprè: sborsando 15mila euro in assegni, l'artista avrebbe avuto in cambio una promozione delle sue opere sui canali tematici satellitari (piattaforma Sky) di Diprè. Che gli avrebbe garantito 1460 puntate – o passaggi – delle sue opere in trasmissione.

Peccato però, che secondo la denuncia di Aquilanti, dopo un paio di mesi di visibilità i suoi quadri sarebbero spariti dai programmi. Gli assegni, invece, avrebbero costituito “un ingiusto profitto” per Diprè. Di qui, l'accusa di truffa.
L'appropriazione indebita, invece, nascerebbe da quando lo stesso Diprè avrebbe preso e non restituito un'oper (titolo “Carrozza”, un bassorilievo in polvere di marmo e ossidi), dal valore stimato di diecimila euro, che l'Aquilanti gli avrebbe dato in prestito quando lo showman era andato a Soriano, con un cameraman, per realizzare un filmato promozionale sull'artista. Che poi gli avrebbe chiesto più volte indietro il quadro, senza però riaverlo.

Diprè – che aveva anche prodotto una memoria difensiva per chiedere l'archiviazione – è rappresentato dall'avvocato Marika Piccoli (sostituita dall'avvocato Michele Ranucci). La prossima udienza è fissata per il prossimo 14 febbraio, quando dovrebbe arrivare la sentenza.
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