Valentina Paterna, dal cinema alla politica: ecco chi era. Stamattina i funerali

Valentina Paterna, dal cinema alla politica: ecco chi era. Stamattina i funerali
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 28 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:45

«Il suo sorriso. Solare, metteva allegria». Se si prova a chiedere cosa si ricorda di lei, la risposta di tutti è una copia in carta carbone. Valentina Paterna, consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Agricoltura e ambiente, è morta martedì sera. Combatteva da molto tempo contro un male incurabile. Era da anni in politica, ma anche nel mondo del cinema, avendo avuto diversi suoli al fianco di grandi nomi del grande schermo.
Paterna si era avvicinata a Fratelli d’Italia nel 2018, candidandosi al Comune di Tarquinia, la sua città. Prima dei non eletti, era invece entrato in consiglio comunale il compagno, Alberto Riglietti.

Dimessosi per diventare assessore, ha ottenuto lei il suo scranno, due anni fa. Poi è iniziata l’avventura verso la Pisana, 14 mesi fa, con l’avvio della campagna elettorale. Era tra i quattro candidati di FdI: Daniele Sabatini per Viterbo, più esponenti dei tre comuni più grandi amministrati dal centrodestra. Ovvero Giovanna Fortuna a Civita Castellana, lei a Tarquinia e Giulio Menegali Zelli Iacobuzi a Vetralla. Grazie al risultato storico ottenuto, per la prima volta in consiglio regionale sono entrati due esponenti del territorio dello stesso partito, lei e Sabatini.

Paterna se n’è andata a 42 anni, non aveva figli. Oltre al percorso politico, nella vita ha lavorato nello studio del compagno, medico di Tarquinia. E poi recitava: ha avuto parti in “Io e lei” con Sabrina Ferilli e Margherita Buy, “Oh mio Dio” e l’ultimo, “Lo sposo indeciso”, con Gianmarco Tognazzi, Francesco Pannofino e Ornella Muti.

Il film era stato presentato proprio nella sua Tarquinia, al Lido, lo scorso 15 luglio in occasione dell’inaugurazione dell’arena per il cinema all’aperto.

Nella sua attività politica non ha mai contribuito a uno strappo, a una rottura, neanche laddove la politica era confronto e scontro. Anzi, paterna viene ricordata come quella cuciva, un ruolo di collante, favorita da quel sorriso che predisponeva al buon umore. Aveva la sua capacità di tenere uniti gli iscritti di Tarquinia con la dirigenza del partito.

La notizia della sua morte è arrivata martedì sera nel corso di una riunione su zoom per analizzare il voto delle provinciali di FdI. Sono subito partiti messaggi e post di cordoglio, tanti al punto che la premier Giorgia Meloni si è accorta da sola del fatto. La conosceva anche per la campagna elettorale del presidente Francesco Rocca, ha frequentato anche la sorella, Arianna Meloni, cinta di connessione tra Regione e governo. I temi ai quali teneva di più erano quelli legati alla sua Tarquinia, come la sanità con l’ospedale locale. E il ruolo di presidente della commissione agricoltura e ambiente alla Pisana lo aveva scelto proprio perché una buona parte del pil locale arriva da quel settore. Sapeva benissimo quali potevano essere le ricadute per il suo territorio. Ieri la camera ardente è stata allestita in Comune, i funerali si svolgeranno stamattina alle 11 al duomo di Tarquinia.

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