In seguito non riuscì più a camminare e finì in sedia a rotelle. In un primo momento l'aspetto penale della vicenda sembrava destinato all'archiviazione, subito dopo l'incidente probatorio, richiesto dal pubblico ministero Paola Conti, che pareva aver scagionato il chirurgo in servizio all'ospedale viterbese. Ma i famigliari dell'anziano che chiese anche mezzo milione di euro di danni alla Asl si opposero, e chiesero ulteriori indagini che il giudice per le indagini preliminari Stefano Pepe affidò al professor Mauro Bacci. Quindi il rinvio a giudizio e ieri la prima udienza. Iil dottor Piciollo è difeso in aula dall'avvocato Giuliano Migliorati. Il giudice ha acquisito le perizie effettuate in sede d'indagini e l'incidente probatorio e già il 1 marzo data della prossima udienza - potrebbe arrivare la sentenza. La chiave è: la colpa è del medico oppure è stata la dispersione elettrica dello strumento chirurgico a forare l'intestino dell'anziano?
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