Viterbo, pienone di turisti ma mancano toilette e cestini per i rifiuti

Viterbo, pienone di turisti ma mancano toilette e cestini per i rifiuti
di Carlo Maria Ponzi
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Mercoledì 19 Aprile 2017, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 16:41
"La città è bella. Il quartiere medievale un incanto. Il museo del Colle e la visita guidata altrettanto. Ma qualche bagno pubblico in più non guasterebbe".
 
Il ritornello (annoso) viene dettato in coro dai turisti, tantissimi, che lo scorso weekend pasquale hanno scelto la Città dei Papi e non si sono persi il tour che la società Archeoares organizza nel complesso monumentale di piazza San Lorenzo, comprensivo del Museo, sale del Conclave e Gualtiero, museo del Conclave e sotterranei.
 
"Al termine delle visite - rileva Bruno Blanco - chiediamo ai partecipanti di riempire un questionario ed esprimere un giudizio sulla nostra offerta turistica e in generale sui servizi d'accoglienza del capoluogo. Le voci critiche riguardano per la quasi totalità la mancanza di servizi igienici". Per non parlare poi dell'assenza dei contenitori per i rifiuti e le scarse informazioni a chi viene da fuori.
 
Il Museo è stato più che gettonato nei giorni del ponte: quasi mille i biglietti staccati. "Le provenienze: soprattutto italiane, bacino della Capitale e della Toscana; un 10 per cento di stranieri". Blanco esprime, a nome dei visitatori, un altro appunto critico, legato alla sciatteria di aver lasciato l'insegna del vecchio ufficio turistico di via Ascenzi. "Quell'insegna - dice - va tolta. Ingenera equivoci.  Molti infatti non si fermano a leggere gli avvisi microscopici che indicano il trasferimento della postazione allo Spazio Pensilina".
 
Anche a "Viterbo sotterranea" danno i numeri. Nelle viscere di piazza della Morte e dintorni sono penetrate circa  9 mila persone. "Abbiamo avuto - afferma Sergio Cesarini - un flusso ininterrotto di visitatori di tutte le età. Molti gli stranieri, soprattutto americani, che si sono fermati in città di ritorno da Civita di Bagnoregio". Ha funzionato a dovere l'angolo dei prodotti tipici della Tuscia allestito in loco.
 
"I maggiori apprezzamenti, con relativo acquisto - continua Cesarini - sonno stati ricevuti dai vini (Est! Est!! Est!!! su tutti) e dalla gamma di specialità a base di nocciole dei Cimini". Adesso Cesarini&C. si preparano per il prevedibile assalto del ponte del 25 aprile e del Primo Maggio. "La scelta di fare visite guidate anche in inglese - rileva - ci sta premiando, tanto che stiamo raccogliendo prenotazioni da gruppi che verranno in città da Svizzera, Francia, Regno Unito".
 
Se le due location hanno fatto il pieno, come è andata per altri servizi, bar su tutti, dislocati tra piazza delle Erbe, il Corso, il Teatro etc.?  Molti hanno rispettato il turno settimanale, chi è rimasto aperto non si lamenta. "Noi - dice Gianni Valeri, dell'omonimo bar di via della Cava - abbiamo intercettato i visitatori che scendevano da piazza della Rocca. Consumi nella media, ma in compenso siamo stati apprezzati come ufficio informazioni". 
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